Conferenza

Le logiche della “cancel culture” secondo Fabio Merlini

Venerdì 16 dicembre alle ore 18.30, si terrà al Collegio Papio di Ascona e in streaming su Zoom la conferenza Il tribunale del presente e il tempo smemorato. Logiche della cancel culture, con Fabio Merlini, presidente della Fondazione Eranos e direttore della Scuola Universitaria Federale per la Formazione Professionale.

Una cultura nasce e si afferma sempre anche da una operazione selettiva di particolari contenuti; da una certa operazione di assimilazione, rifiuto, rimodulazione di culture precedenti o coeve: prende e lascia cadere. Anche, ovviamente in relazione alle forze egemoniche di cui è eventualmente espressione. Oggi, una variante agguerrita di questa logica del “prendere e lasciare” è rappresentata della cosiddetta “cultura della cancellazione”. È una cultura che, nelle sue espressioni più intransigenti, sembra avere un problema con il passato culturale da cui proviene: lo vede come insieme preoccupante di insufficienze, di discriminazioni o di ingiustizie secondo il metro dei propri standard morali. Un tribunale della memoria deciso a emendare la storia, liberandola dai suoi peccati. In questo, la cancel culture, è una espressione coerente di quel presente soddisfatto e autoreferenziale, per cui la storia passata è sempre e solo un’immagine sbiadita, manchevole e riprovevole di se stessi. È una cultura che si nutre di colpevoli verso cui esercitare la sua censura; una cultura della sanzione. Ci sono casi in cui tutto ciò è senz’altro giustificato, quando per esempio la denuncia e la sanzione è rivolta al presente di comportamenti inaccettabili, in aperta violazione di regole rispettose e non lesive della dignità altrui. Dove, comunque, rimane sempre aperta la questione delle modalità attraverso cui la denuncia e la sanzione si esprimono. Soprattutto quando il sistema della comunicazione, come accade oggi, offre strumenti di presa della parola immediata, incontrollabile nei suoi effetti. Nel momento in cui, però, le denuncia e la sanzione si rivolgono alle culture del passato, il discorso si complica ulteriormente. Poiché il rischio è qui la neutralizzazione dell’intera cultura, un tentativo di fare tabula rasa del passato. Forse l’incapacità di chinarsi con un pensiero riflessivo sulle contraddizioni e la stessa complessità della vita; la non disponibilità al dialogo, al giudizio critico, capace di valutare e di discriminare all’interno di una stessa situazione. Una regressiva tendenza a non cogliere i chiaroscuri, le sfumature. L’indice di una profonda fragilità. Infine, una nuova forma di ignoranza.

L’incontro, moderato da Sandro Rusconi, si inserisce nel ciclo 2022 delle Eranos-Jung Lectures, dedicate al tema Cancel culture. Dal giudizio al linciaggio: rimozioni e discriminazioni in nome della morale. L’ingresso è gratuito. È gradita l’iscrizione: info@eranosfoundation.org – +41 (0)91 792 20 92.

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