Alla scoperta dei Magistri comacini con Omar Gisler
Omar Gisler firma il nuovo libro dedicato all’opera degli artisti ticinesi che hanno partecipato allo sviluppo architettonico e artistico delle grandi città europee. Terra d’artisti – Come i capomastri ticinesi hanno contribuito alla storia dell’arte in Europa, edito in versione tedesca dalla casa editrice AS Verlag, ripercorre e contestualizza i percorsi di vita, nonché i piani, i progetti e le opere di oltre venti architetti, ingegneri e capomastri.
All’inizio della cronistoria troviamo l’architetto Pietro Antonio Solari, che lasciò Milano nel 1488 per recarsi alla corte dello zar a Mosca ove divenne responsabile per la fortificazione del Cremlino. Seguono le biografie dei ben noti Domenico Fontana, Carlo Maderno e Francesco Borromini, artisti che hanno lasciato un’impronta tuttora tangibile a Roma. Altrettanto significativo è il contributo di Domenico Trezzini per San Pietroburgo, la nuova capitale della Russia creata a partire dal 1703 “ex nihilo” nelle paludi della foce della Neva. La fine della guerra dei trent’anni fu seguita da una vasta opera di ricostruzione in centro e nord Europa sul finire del XVII secolo, che ha visto all’opera esperti d’edilizia come Filiberto Lucchese, Giovanni Pietro Tencalla e Filippo Caratti, le cui impronte sono riscontrabili tutt’oggi a Vienna, Praga e in Moravia. Per gli Asburgo lavorava anche Giocondo Albertolli, che con il suo «buon gusto» rivoluzionò a Milano, all’epoca sotto dominio austriaco, il modo di decorare e ornare gli spazi interni. Nell’Ottocento Pietro Bianchi e Pietro Nobile, l’uno a Napoli e l’altro a Vienna, costruirono rispettivamente la chiesa di San Francesco di Paola e il Tempio di Teseo. Grazie ad una ristrutturazione totale, Gaspare Fossati salvò dal crollo la Basilica di Santa Sofia di Istanbul, uno dei monumenti più importanti della storia dell’architettura. Chiude cronologicamente la serie narrativa Giovanni Lombardi, l’ingegnere per eccellenza della storia più recente, costruttore di una serie infinita di dighe e gallerie.
«Per l’Organizzazione turistica regionale Mendrisiotto e Basso Ceresio si tratta di un’opera che concorre in maniera diretta alla valorizzazione di alcuni personaggi storici divenuti importanti e molto conosciuti nel mondo che, a loro volta e grazie a questo libro, vengono collocati in un contesto regionale che propone ancora oggi la possibilità di ritrovare tracce della loro presenza, dei loro natali». «Le loro storie – si legge ancora nel comunicato stampa dell’OTR Medrisiotto e Basso Ceresio – e il fascino del loro successo invitano a visitare i luoghi che hanno in qualche modo stimolato la loro creatività, come è stato il caso dei grandi Borromini e Maderno, nati proprio qui in questa regione, rispettivamente a Bissone e a Capolago».