Oggi Giovanna Lepori è insegnante di matematica, appassionata del suo lavoro. Ma qualcosa da tempo – un sogno – continuava a crescerle dentro: il desiderio vivo di lasciar correre la fantasia sulle righe di una pagina bianca, per comporre un testo che, radicato nella storia ticinese, la rileggesse introducendovi elementi di suspence, fino a farne un piccolo prezioso racconto giallo. Nasce così Battaglie d’amore in sogno (Dadò Editore, 2022), romanzo che in primis, come ci spiega, coinvolge grandi nomi e grandi testi: il furto, solo immaginario, della celebre opera del grande editore Aldo Manuzio dal nome Hypnerotomachia Poliphili, in un luogo simbolo della cultura con la C maiuscola: la Biblioteca Salita dei Frati di Lugano, dove visse e studiò il grande italianista ticinese, studioso proprio dell’Hypnerotomachia, padre Giovanni Pozzi. Dimostrando, infine, che matematica e letteratura forse, in fondo, non sono poi tanto distanti.
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