Per valorizzare gli archivi delle donne che, con ruoli diversi, hanno dato il loro contributo all’editoria del Novecento, il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Studi storici organizza un convegno su Le donne nell’editoria del Novecento: fonti e casi di studio che si terrà simbolicamente l’8 marzo (dalle 9.00 alle 18.00), in aula Crociera Alta di Giurisprudenza, Università degli Studi di Milano e in streaming su piattaforma Teams al link https://bit.ly/3E5Xpyy.
Il convegno, dopo i saluti della Prorettrice Maria Pia Abbracchio, sarà introdotto da Lodovica Braida, Presidente del Centro Apice, e si articolerà in due momenti di riflessione. Il primo dedicato alle “Fonti del sé”, con l’approfondimento di alcune importanti narrazioni autobiografiche di cui disponiamo, sia per l’Italia (si parlerà, tra le altre, di Laura Lepetit, prima a fondare, nel 1975, una casa editrice femminista in Italia) che per il resto d’Europa (saranno presentati i casi di Ester Tusquests e di alcune importanti editor anglosassoni). Il secondo momento di approfondimento riguarderà invece “Casi di studio e progetti di digitalizzazione” e ospiterà, tra le altre, la relazione di Nicola Wilson, co-direttrice del Centre for Book Culture and Publishing dell’Università di Reading (UK) che ha realizzato il progetto di digitalizzazione dell’intero archivio della Hogarth Press, la mitica casa editrice fondata nel 1917 da Virginia Woolf.
Un’occasione per scoprire le storie di tante professioniste che hanno lavorato, lungo tutto il Novecento, a vario titolo e in diversi ruoli, nel mondo del libro, rimanendo però spesso nell’ombra, dalla quale ormai non possiamo più esimerci dal farle emergere, per restituire in tutta la sua pienezza un ritratto sempre più accurato della loro presenza e del loro protagonismo.