Al via in Ticino la nuova edizione di “Un po’ di cinema svizzero”
Dal 28 marzo al 9 maggio 2023 i quattro circoli del cinema ticinesi presentano la consueta rassegna “Un po’ di cinema svizzero”. Anche quest’anno la kermesse propone una bella serie di titoli, scelti tra i migliori visti alle Giornate di Soletta. Ben quattordici film, la maggior parte in prima visione ticinese, dieci lungometraggi di finzione e quattro documentari, di cui otto nominati o plurinominati per i Quartz, i Premi del cinema svizzero, assegnati venerdì scorso a Ginevra.
Miglior film di finzione è stato proclamato Drii Winter di Michael Koch, in programma solo a Bellinzona il 25 aprile in quanto già uscito nelle sale nelle altre regioni. Ma ben tre premi ha raccolto La ligne di Ursula Meier (miglior sceneggiatura, miglior interpretazione femminile per Stéphanie Blanchoud e miglior interpretazione in un secondo ruolo per Elli Spagnolo), che la rassegna presenta in prima visione ticinese in tutte e quattro le località. Due premi sono andati a Foudre, opera prima di Carmen Jaquier (miglior suono e miglior musica), che si potrà vedere a Mendrisio e, alla presenza della regista, a Locarno; e uno a Unrueh di Cyril Schäublin (miglior fotografia), presente nel programma di Bellinzona e Mendrisio. Non va poi dimenticato il premio per la miglior interpretazione maschile a Manfred Liechti in Peter K. – Alleine gegen den Staat, film che aprirà la selezione ticinese a Bellinzona martedì 28 marzo. Fra i documentari va segnalato per l’originale amalgama tra messa in scena del reale e elementi propri della fiction L’îlot di Tizian Büchi (nessun premio, ma uno dei 5 nominati), programmato a Bellinzona e ad Ascona. Degni di nota, per lo sguardo critico su realtà fuori dai nostri confini (la condizione delle donne in Egitto, il fondamentalismo cattolico in Polonia) sono Big Little Women di Nadia Fares (a Bellinzona e a Locarno) e Polish Prayers di Hanna Nobis (solo a Bellinzona). Come sempre, spazio anche al cinema ticinese: a Lugano con la serata evento al Lux art house di La tentazione di esistere di Fabio Pellegrinelli; a Bellinzona con Dawn Chorus di Alessio Pizzicannella e La mia danza di Filippo Demarchi.
Il programma completo è disponibile online.