La settimana scorsa vi ho raccontato della vela e del fascino, della curiosità che può sprigionare a livello professionale e di hobby. Ma vela vuol dire mare e il mare è uno dei grandi paesaggi della natura, come la montagna del resto, in grado di racchiudere universi infiniti, reali e metaforici, come la letteratura, la filosofia, l’investigazione umane ci hanno insegnato e spiegato dalla notte dei tempi. A tutti i livelli l’acqua raccoglie fantasie e prospettive di nuovi orizzonti, dal ruscello nel quale il bambino fa muovere la sua barchetta di carta, pensando al bastimento che naviga tra onde maestose, al capitano in perenne, ansiosa e angosciante ricerca della sua balena bianca. Adesso fermiamoci un attimo e apriamo un altro libro, appena uscito, la cui autrice è di casa nostra. Si tratta di un albo illustrato che racconta «una storia sull’andare per mare e sul viaggio più bello di tutti»: «Se è la prima volta che vai per mare, ti aspettano segreti, imprevisti e cambi di rotta. Fino a scoprire la tua vera destinazione», vita e navigazione sono messe nel loro rapporto simbolico.
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