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Come Cina e Russia stanno conquistando l’Italia

Al cuore dell’Italia (Mondadori 2022) di Giulia Pompili e Valerio Valentini racconta di come Cina e Russia stiano cercando di penetrare in Italia. Gli autori ripercorrono gli ultimi quattro anni della politica italiana alla luce degli interventi di Cina e Russia che vogliono stabilire nuovi legami diplomatici e commerciali con il Belpaese. E soprattutto influenzarne le elezioni e l’opinione pubblica. L’invasione russa dell’Ucraina ha causato un disorientamento totale delle relazioni internazionali. Anche in Italia. Matteo Salvini ha iniziato a parlare del “bene supremo” della pace, da perseguire ogni costo, dopo essere stato per anni sia idealmente che fisicamente alla corte del Cremlino. Il nome di Vladimir Putin non l’ha accostato all’aggressione per mesi. Anche il Movimento 5 Stelle è percorso tribolazioni analoghe. L’ex premier Giuseppe Conte, pieno di rancore per essere stato rimpiazzato da Mario Draghi a Palazzo Chigi, ha manifestato più volte contro l’invio di armi diretto dell’Ucraina.

L’“operazione militare speciale” del Cremlino per “denazificare” l’Ucraina è stata attraversata in Italia da un’impressionante ondata di fake news circa l’estensione della NATO e il ruolo americano. Ma le derive populiste di destra (Lega) e di sinistra (M5S) trovano un terreno comune sul dossier di Cina e Russia. È grazie a Draghi se l’Italia non è scivolata ai margini della coalizione occidentale a favore dell’Ucraina e ha mantenuto una postura dignitosa e di aiuto degli aggrediti. Al netto delle influenze ora russe ora cinese. Gli autori analizzano entrambe. Raccontano di una serie di personaggi di second’ordine che dall’Italia si sono compromessi con entrambi i due regimi autocratici. E che con la scusa di voler favorire la cooperazione tra Cina e Russia si fanno cavalli di Troia.

Il filo-putinismo di Salvini è in piena sintonia con la postura anti-migranti falsamente cristiana, dell’intenzione di uscire dall’Euro, del disprezzo per Bruxelles e le istituzioni europee. Non è un caso se questi sono anche elementi su cui Putin ha fatto pressione indiretta (finanziando i partiti “antisistema”) negli ultimi anni. Il Cremlino ha sostenuto economicamente partiti come la Lega che si proponevano di indebolire il proprio paese, dunque il continente europeo. Quanto ai Cinquestelle, Beppe Grillo ha sempre mostrato la postura anti-americanista già prima del suo ingresso in politica. Sul suo blog sono comparsi una serie di documenti che denunciavano le corresponsabilità americane della pianificazione dell’11 settembre. «Non siamo in guerra con l’ISIS, né con la Russia», ha detto il comico genovese nel 2014. «Siamo in guerra con la BCE». «Fuori dalla NATO» è il titolo che apparve sul blog nel 2015.

Quanto all’influenua del Dragone sull’Italia, Conte ha sempre avuto un rapporto privilegiato. Allineata con Mosca su questo fronte, Pechino ha approfittato della debolezza istituzionale, politica e geopolitica italiana per indebolire l’UE. Tra teorie del complotto il metodo antiscientifico, tesi sovrapponibili a quelle cinesi e russe in tutta una serie di questioni, il Movimento è quanto più vicino in Italia a livello politico alla Cina. Ai tempi del governo gialloverde il MISE costituì la “Task force Cina”, i cui obiettivi erano di potenziare i rapporti tra Cina e Italia in materia di commercio, investimenti e cooperazione. L’ex sottosegretario del MISE Michele Geraci ebbe un ruolo di primo piano. Nel 2018, Luigi Di Maio volò a Chengdu e firmò un memorandum con la Cina. L’Italia è diventata il primo paese del G7 ad appoggiare la Via della Seta.

Il che ha allarmato sia la Casa Bianca che Bruxelles. Il Consiglio per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha detto chiaramente che l’approvazione della Via della Seta legittimava un approccio predatorio agli investimenti della Cina in Italia e «non porterà alcun beneficio del popolo italiano», si legge in un comunicato. La successiva penetrazione degli istituti Confucio nelle università italiane sottolineano come il Dragone tenga d’occhio la penisola. Il testo di memorandum del 2019 è segreto. In conclusione, Cina e Russia stanno cercando di penetrare “al cuore dell’Italia”. Si rendono conto dell’importanza strategica del paese. La guerra in Ucraina ha certamente reso più fragile la penisola – sensibile al richiamo dell’Orso e del Dragone – ma al momento ha assunto una postura atlantista. Il che, si spera, possa limitare o contenere la penetrazione sino-russa, volta a destabilizzare ulteriormente il paese.

Amedeo Gasparini

www.amedeogasparini.com

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