I vincitori del Biografilm Festival 2023
Sono stati svelati tutti i vincitori della diciannovesima edizione di Biografilm, il festival cinematografico di Bologna interamente dedicato alle biografie e ai racconti di vita, che dopo undici giorni di programmazione si chiuderà oggi, lunedì 19 giugno.
Best Film Award | Concorso Internazionale. Il premio per il miglior film del Concorso internazionale è andato a Sieben Winter in Teheran di Steffi Niederzoll: «Nel 2007 Reyhaneh Jabbari è stata arrestata e condannata a morte in Iran dopo aver ucciso un uomo che tentava di violentarla. Quello è stato l’inizio di un calvario durato sette anni in cui, secondo la legge della vendetta di sangue, il suo destino era nelle mani della famiglia dell’uomo morto. Grazie agli sforzi della sua coraggiosissima famiglia e alla sua resistenza, il suo è diventato un caso internazionale. La sua voce risuona potente nel documentario di Steffi Niederzoll, così come quella della sua famiglia che si batte per il suo rilascio. Il film è una denuncia coraggiosa, vitale e necessaria di un sistema ingiusto, e un ritratto dell’incredibile coraggio di una donna. Come giuria, non abbiamo potuto fare a meno di sentirci toccati, arrabbiati e ispirati dalla storia di Reyhaneh, mentre la sua lotta continua».
Premio Hera “Nuovi Talenti” | Concorso Internazionale. Il premio alla migliore opera prima del Concorso Internazionale è andato a Une vie comme une autre di Faustine Cros: «Una storia costruita in modo intelligente, intima e universale sull’essere donna. Seguendo le orme del padre cineasta, la regista esamina l’archivio di famiglia, lo rielabora e offre una nuova importante prospettiva sul ruolo delle donne nella nostra società». La Menzione Speciale è stata assegnata a Colette et Justin di Alain Kassanda: «un film che esplora il nostro passato coloniale mettendo in discussione la grande storia e immergendosi in storie personali mai raccontate».
Best Film BPER Award | Biografilm Italia. Il premio al miglior film del Concorso Biografilm Italia è stato vinto da After the Bridge di Davide Rizzo e Marzia Toscano: «L’estrema padronanza del linguaggio cinematografico rende questo struggente ritratto di una madre in lutto, la storia di una donna che è molto di più della somma delle sue tragedie». La Menzione Speciale è stata assegnata a The Mayor – Me, Mussolini and the Museum di Piergiorgio Curzi: «Un film che ci mostra l’importanza di come la cancellazione della storia, anche se scomoda, non sia la strada giusta per proteggere la democrazia. Un film di grande attualità che ci invita a tenere il dibattito aperto».
Premio Hera “Nuovi Talenti” | Biografilm Italia. Il premio per la migliore opera prima è andato a Nota Bene di Jeroen Pool: «Un film d’esordio maturo e riuscito. Attraverso una costruzione visuale forte e grafica, questo studio d’osservazione ritrae il cimitero come un microcosmo senza tempo in cui i morti e i vivi convivono armoniosamente». La Menzione Speciale è andata a La ricerca di Giuseppe Petruzzellis: «Il racconto di un personaggio atipicamente poetico ci porta ad un’elevata e universale riflessione sul nostro passato, presente e futuro. Attraverso un linguaggio raffinato e un uso degli archivi saggiamente creativo».
Premio Manifesto. Il premio, consegnato al migliore film di Contemporary Lives, dalla Giuria formata da rappresentanti di alcune realtà che si distinguono sul territorio per l’impatto sociale dei progetti che portano avanti, è stato vinto da Notes on Displacement di Khaled Jarrar: «Un viaggio insieme a una famiglia verso l’Europa. Un ritratto molto vivido di cosa significa il percorso migratorio. Sincero e rappresentativo di un grande dramma, permette di immergersi insieme alla famiglia protagonista e al regista, che affronta lui stesso il viaggio. “Notes on Displacement” da voce a chi non ha voce, parla di Palestina senza parlare di Palestina, raccontando cosa significa dover lasciare la propria terra e non veder riconosciuta la propria identità, quel ‘displacement’ che la protagonista Nadira vive due volte. Il film riesce a mostrare uno sguardo reale e senza filtri».
Audience Award. Il premio per il miglior film del Concorso Internazionale va a Sconosciuti Puri di Mattia Colombo e Valentina Cicogna, dedicato alla figura della Dottoressa Cristina Cattaneo che da anni si impegna affinché la dignità dei defunti venga rispettata. Il premio per il miglior film del Concorso Biografilm Italia, è stato consegnato a After the Bridge di Davide Rizzo e Marzia Toscano (già vincitore del Best Film BPER Award), sulla vita di Valeria Collina, sconvolta dalla morte del figlio Youssef, membro di un commando jihadista, ucciso durante un attacco terroristico a Londra. Il premio per il miglior film di Contemporary Lives è andato a Bigger than trauma di Vedrana Pribačić, sulla guerra nella ex Jugoslavia e il dramma delle violenze sessuali subite dalle donne serbe e croate vittime di crimini di guerra. Il premio per il miglior film di Art & Music è Luci per Ustica di Luciano Manuzzi, un omaggio alle 81 vittime della tragedia del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980. Infine l’Audience Award | Biografilm Beyond Fiction – Oltre la Finzione 2023 va a Houria di Mounia Meddour, dedicato alla talentuosa ballerina che una notte subisce una violenta aggressione e si risveglia in ospedale traumatizzata.
Young Critics Award. Il premio al miglior film del Concorso Internazionale, attribuito da alcuni studenti dei corsi di laurea DAMS e CITEM di Bologna, è andato a The Gullspång Miracle di Maria Fredriksson: «Il motivo per cui abbiamo premiato questo film è innanzitutto la sua originalità, dal momento che è in grado di giocare con la concezione canonica del documentario, avvicinandosi al confine con la finzione, senza tuttavia mai varcarlo. Oltre a ciò, abbiamo scelto di valorizzare l’abilità di mescolare vari generi e la specificità dei temi trattati in chiave ironica. Proprio grazie a questa leggerezza, “Gullspang Miracle” è il film che ci ha maggiormente coinvolti».
Sono stati svelati anche i vincitori dei premi legati ai progetti educativi di Biografilm Festival. La classe 3ATR dell’Istituto Aldini Valeriani ha consegnato il Bring the Change Award a The after Game di Sajid Khan Nasiri, Eefje Blankevoort, Els van Driel. Il laboratorio occupazionale della cooperativa sociale Arca di Noè invece ha optato per un ex aequo per il suo Bring The Change Award, premiando sia The Mind Game sia Is There Anybody Out There? di Ella Glendining. Tutta un’altra storia, il progetto educativo d’inclusione sociale dedicato ai ragazzi e ragazze in situazione di marginalità che coinvolge un gruppo di ragazzi dell’Istituto Penale per Minorenni “Pietro Siciliani” di Bologna, ha scelto di assegnare il Tutta un’altra storia Award a Shabu di Shamira Raphaëla. La giuria “Tutta un’altra storia” ha deciso di assegnare anche due menzioni speciali. La prima va a Sajid Khan Nasiri, co-regista e protagonista di The Mind Game, la seconda è per Khadija Sabriye, protagonista di All You See di Niki Padidar.
La Giuria Speciale Arci Ucca, fondata da membri di Arci Ucca, ha consegnato il premio di distribuzione “L’Italia che non si vede. Rassegna Itinerante di Cinema del Reale” e 1000 € al miglior film del Concorso Biografilm Italia. Il vincitore è After the Bridge. Il premio di distribuzione TOP DOC – Il bello del documentario, consegnato dalla giuria composta dai content creator Eugenia Fattori, Alessandro Redaelli ed Elisa Pellegrino, va a The Land You Belong di Elena Rebeca Carini per il miglior film del Concorso Biografilm Italia. La Menzione Speciale TOP DOC – Il bello del documentario è stata assegnata a L’Inganno di Sebastiano Luca Insinga. Infine, il Premio DocPoint Helsinki, premio assegnato da Sini Hormio, Head of Industry, Impact and Outreach di DocPoint Helsinki Documentary Film Festival, al miglior film del Concorso Biografilm Italia, va a Geology of Separation di Yosr Gasmi e Mauro Mazzocchi.