Presentata la stagione 2023-2024 del Cinema Teatro di Chiasso
Diciassette date in abbonamento, quattro spettacoli “extra”. Il dramma, la commedia e il cabaret, alternati alla musica – classica e non – e alla danza. È un cartellone come sempre allestito per un pubblico estremamente vario quello che viene presentato dal Cinema Teatro per la Stagione Teatrale 2023-2024. La prossima programmazione porterà a Chiasso – e in molti casi, segnerà dei graditissimi ritorni – alcuni nomi fra i più interessanti del panorama artistico destinato al palcoscenico. Vengono inoltre confermati gli appuntamenti sempre molto attesi del Festival di cultura e musica jazz, di Festate, il teatro per ragazzi Senza Confini, Opera Domani, e la rassegna cinematografica a tema.
La prima data teatrale in stagione, Ma per fortuna che c’era Gaber, ricorderà Giorgio Gaber a vent’anni dalla scomparsa, con un appassionato Gioele Dix impegnato, fra prosa e musica, a ricordare il suo idolo di sempre, e sempre indimenticato dal pubblico. Anche la commedia sarà presto protagonista del cartellone di Chiasso: Gianfranco Iannuzzo e Barbara De Rossi saranno in primo piano nella brillante commedia di Caroline Francke Il padre della sposa, mentre la celebre Taxi a due piazze viene messa in scena nella nuova versione al femminile scritta dallo stesso Ray Cooney, qui adattata da Gianluca Ramazzotti con Barbara D’Urso nei panni della tassista bigama.
Torna a Chiasso una delle attrici più amate e universalmente riconosciute: Milena Vukotic sarà di nuovo sul palco del Cinema Teatro con il classico pirandelliano Così è (se vi pare). La Commedia dell’arte e le maschere rivivranno su un canovaccio inedito con Arlecchino muto per spavento, messo in scena dalla Compagnia Stivalaccio Teatro. Con Ambra Angiolini, protagonista dal romanzo di Viola Ardone Oliva Denaro, il teatro mette in scena la storia vera della donna che per prima, dopo aver subito violenza, disse no alla scappatoia del matrimonio riparatore.
Un altro gradito ritorno a Chiasso sarà quello di Angela Finocchiaro, che insieme a Bruno Stori racconterà la “sua” nuova vita attorno a un leggendario Il calamaro gigante; oppure quello di Tullio Solenghi, in coppia con Elisabetta Pozzi per far rivivere I maneggi per maritare una figlia, fra i testi più esilaranti di Gilberto Govi. Chiuderà la Stagione in abbonamento l’ironia irresistibile di Serena Dandini con Vieni avanti cretina. NEXT!
Anche la musica saprà emozionare il pubblico, confermando l’altissimo livello raggiunto nel corso degli anni: oltre al recital del giovane pianista Jan Lisiecki già applaudito dal pubblico chiassese, si alterneranno concerti per grandi formazioni orchestrali, come quello della European Young Orchestra con un programma interamente beethoveniano oppure quello dell’Orchestra Femminile del Mediterraneo, qui con il violoncellista Ettore Pagano, o ancora l’Orchestra Il Pomo d’Oro al fianco del violoncellista Giovanni Sollima. Senza dimenticare la parentesi che verrà aperta sul Prog Rock con lo show PROG LEGENDS.
Protagonista tradizionale della programmazione del Cinema Teatro sarà anche la danza. La Stagione proporrà il prestigioso Ballet de l’Opéra Grand Avignon impegnato nei capolavori di Stravinsky e Ravel L’Oiseau de feu – Boléro, la straordinaria interpretazione di Saburo Teshigawara del wagneriano Tristan and Isolde (nell’ambito del Festival della danza STEPS) e Danza e Mistero messo in scena dalla Compagnia Tiziana Arnaboldi.
Ad arricchire la prossima programmazione del Cinema Teatro vi è inoltre un bouquet di spettacoli fuori abbonamento. A partire dal concerto inaugurale dedicato al capolavoro di Carl Orff Carmina Burana – evento collaterale alla mostra allo Spazio Officina L’opera grafica “Carmina Burana” di Giuliano Collina (1.10.- 3.12.2023) -, il fascino del Messiah di Haendel interpretato nella Chiesa parrocchiale San Vitale dal RIAS Kammerchor Berlin e dall’Akademie für alte Musik Berlin, e l’attesissimo concerto jazz per piano solo di Stefano Bollani. Completano il calendario dei “fuori abbonamento” la comicità e l’irriverenza di Giorgio Panariello con La Favola Mia.