Venerdì 12 e sabato 13 aprile al Teatro di Locarno va in scena Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, con la compagnia Teatro dell’Elfo e per la regia di Elio De Capitani.
Il testo del drammaturgo inglese, uno tra i più noti, intreccia le peripezie d’amore di uomini e donne, elfi e fate. Tra palazzi nobiliari e foreste incantate, l’idea dell’amore romantico è un totale disincanto, che lascia spazio all’irrazionalità dei sentimenti. La regia di Elio De Capitani ha un tocco leggero. Si respira l’aria solare della commedia dei quattro giovani amanti.
La storia è nota: si comincia con una giovane ateniese, Ermia, che ama Lisandro ma non può sposarlo perché il padre l’ha destinata a Demetrio, anche lui spasimante di lei ma da lei non ricambiato. C’è poi un’altra giovane, Elena, perdutamente innamorata di Demetrio, che però la odia. Ermia e Lisandro decidono allora di fuggire nottetempo da Atene attraverso il bosco. Elena lo viene a sapere, ma per odio contro Ermia rivela il piano a Demetrio: così quella notte, nel bosco, ecco fuggire i due innamorati inseguiti da Demetrio, inseguito a sua volta da Elena. Ma nel bosco c’è Oberon, che per un’analoga ripicca vuole giocare, complice Puck, un brutto scherzo alla sua amata regina Titania usando un filtro magico… Come vuole la commedia, tutto alla fine si risolve, ma non per la potenza degli uomini, bensì soltanto per il buon auspicio del falò e per la compiacenza degli dèi e della natura.
Questo “sogno”, il secondo firmato da Elio De Capitani e il terzo nella storia del Teatro dell’Elfo, non è solo uno spettacolo felice, spassoso, mostruosamente fedele e umilmente libero rispetto al testo shakespeariano: è anche uno spettacolo importante, la traccia di un cammino della memoria che solo un testo così smisurato poteva illuminare.
Prevendita e info: www.teatrodilocarno.ch