Settimane Musicali di Ascona 2023: +20% di pubblico
Con un concerto di chiusura che ha visto acclamati dal pubblico la Deutsche Kammerphilharmonie di Brema (“Orchestra dell’anno” e Gramophone Award 2023) e Francesco Piemontesi, si sono concluse, martedì sera in San Francesco a Locarno, le 78esime Settimane Musicali di Ascona.
Quest’anno, le Settimane di Ascona hanno presentato un totale di 17 appuntamenti, tre in più rispetto all’anno precedente. Sei concerti sinfonici e uno di musica antica tenuti nella cornice di San Francesco, cinque concerti da camera e uno sinfonico presso la chiesa del Collegio Papio, due appuntamenti con la serie Giovani, un concerto gratuito per i bambini, una proiezione e una conferenza hanno arricchito il programma.
La partecipazione del pubblico è stata notevole, con un totale di 5.000 spettatori che hanno affollato le diverse location dell’evento. Questo dato rappresenta un aumento del 20% rispetto all’affluenza dell’anno scorso, anche se bisogna considerare che tre eventi supplementari erano stati inclusi nel programma. Tre eventi hanno registrato il sold out. Sul fronte finanziario, le entrate derivanti dalla vendita di biglietti hanno superato le previsioni. Introdotta per facilitare l’accesso delle giovani generazioni alla musica classica, l’iniziativa di offrire biglietti gratuiti ai giovani fino a 26 anni ha riscosso successo: in totale sono stati oltre 200 gli studenti di scuole di vario ordine (Liceo di Locarno in primis) che hanno approfittato dell’offerta.
«Il bilancio artistico ha confermato le Settimane Musicali di Ascona come evento culturalmente rilevante», si legge nel comunicato stampa conclusivo. «Anche quest’anno, la storica e prestigiosa rassegna locarnese ha saputo offrire un ricco banchetto sonoro, alternando grandi classici e chicche artistiche, con una sostanza musicale sempre di alto livello e concerti talvolta persino audaci rispetto a una certa logica di mercato, che impone di programmare sempre gli stessi interpreti e gli stessi compositori per fare botteghino. Una ricerca di originalità e innovazione, portata avanti con determinazione dal direttore artistico Francesco Piemontesi, che ha offerto molti spazi anche a giovani musicisti, che si sono fatti apprezzare con performance di assoluto valore e grande freschezza».