Il film 19 della regista iraniana Manijeh Hekmat mi ha toccata, perché già dalla prima inquadratura, quando Mitra si racconta, andando in profondità dentro i più angusti ricordi del suo passato, mi sono riconosciuta in alcuni frammenti della sua storia, nel suo viaggio a ritroso nel passato, fatto di ricordi, e di rimpianti. Dopo essere stata contagiata dal COVID 19, Mitra, una pittrice iraniana di 57 anni, single, entra in coma. Nei suoi ultimi respiri, inizia la sua storia e a viaggiare in diversi pezzi dei suoi ricordi attraverso la sua mente inconscia. Mentre inizia a ricostruire il tempo, nei suoi occhi scuri, ripresi in un primo piano, si intravede un arcipelago di sofferenza, dolore ma anche tanto amore.
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