Lo spettacolo presentato oggi pomeriggio al Teatro Foce di Lugano, CartaSìa (v. intervista), senza parole, unisce la magia del “teatro su nero”, che crea effetti speciali di sparizioni, apparizioni e movimenti di oggetti attraverso presenze invisibili, alla gestualità un po’ coreografica, un po’ clownesca, dell’attore in scena (Andrea Rizzo) nel ruolo tragicomico di un artista in crisi d’idee che deve esporre un’opera ad una importante mostra (l’unica voce parlante è quella trasmessa da una radio che ogni tanto si accende per far notare che si conta molto sulla presenza di quell’artista, “gloria” locale…).
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