Lutto

È morto il politologo Alfred Grosser

Alfred Grosser

Alfred Grosser, storico, giornalista e profondo conoscitore delle società e politiche francesi e tedesche, è morto a Parigi all’età di 99 anni. Ne ha dato notizia il quotidiano Le Monde. La sua vita e il suo lavoro hanno influenzato generazioni di studiosi grazie ai suoi corsi a Sciences Po e ai suoi libri scritti in francese e tedesco. Grosser ha dedicato la sua vita a creare un ponte di comprensione e cooperazione tra Francia e Germania, particolarmente dopo le devastazioni del nazismo e della guerra, sforzandosi di superare la narrazione della colpevolezza collettiva e promuovere una visione di riconciliazione basata sulla comprensione reciproca.

Nato a Francoforte nel 1925 in una famiglia ebraica, fuggì dal nazismo con la sua famiglia, stabilendosi in Francia dove divenne cittadino francese. Dopo la guerra, dedicò la sua carriera accademica a Sciences Po, contribuendo alla fondazione della politologia come disciplina distinta e influenzando la politica e la società con le sue analisi e commenti pubblicati su vari media.

Nonostante un breve periodo di sostegno politico a Mendès France, Grosser evitò l’impegno partigiano, preferendo mantenere una posizione di intellettuale di sinistra critico e indipendente. La sua eredità include la promozione dell’unità europea e la lotta contro i miti nazionalistici, ispirando la creazione di una cattedra a Sciences Po per giovani ricercatori tedeschi in suo onore, perpetuando il suo impegno per il dialogo franco-tedesco e la comprensione interculturale.

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