Nicoletta Bortolotti presenta “Chiamami sottovoce” al Rifugio Letterario
“Viaggi, percorsi e rotte”, il nuovo ciclo di incontri della libreria Il Rifugio Letterario di Massagno, prosegue sabato 16 marzo alle ore 17.00 con la scrittrice Nicoletta Bortolotti, autrice di Chiamami sottovoce (HarperCollins Italia 2018), romanzo che racconta la storia dei 20.000 e più bambini, figli di genitori italiani emigranti, nascosti in Svizzera negli anni ‘70 e ‘80. Il libro, vincitore nel 2019 del premio Alvaro Bigiaretti e del premio Giuditta, ha ispirato il docufilm Non far rumore, sulla “storia dimenticata dei bambini nascosti”, realizzato da Alessandra Rossi e diretto da Mario Maellaro, andato in onda su Rai3.
È primavera, eppure la neve ricopre la cima del San Gottardo, monumento di roccia che si staglia sopra il piccolo paese di Airolo. La Maison des roses è ancora lì, circondata da una schiera di abeti secolari: sono passati molti anni, ma a Nicole basta aprire il cancello di ferro battuto della casa d’infanzia per ritrovarsi immersa nel profumo delle primule selvatiche ed essere trasportata nei ricordi di un tempo che credeva sommerso.
È il 1976 e Nicole ha otto anni, un’età in bilico tra favole e realtà, in cui gli spiriti della montagna accendono lanterne per fare luce su mondi immaginari. Nicole ha un segreto. Nessuno lo sa tranne lei, ma accanto alla sua casa vive Michele, che di anni ne ha nove e in Svizzera non può stare. È un bambino proibito. Ha superato la frontiera nascosto nel bagagliaio di una Fiat 131, disegnando con la fantasia profili di montagne innevate e laghi ghiacciati. Adesso Michele vive in una soffitta, e come uniche compagne ha le sue paure e qualche matita per disegnare arcobaleni colorati sul muro. Le regole dei suoi genitori sono chiare: “Non ridere, non piangere, non fare rumore”. Ma i bambini non temono i divieti degli adulti, e Nicole e Michele stringono un’amicizia fatta di passeggiate furtive nel bosco e crepuscoli passati a cercare le prime stelle. Fino a quando la finestra della soffitta s’illumina per sbaglio, i contorni del disegno di due bambini stilizzati si sciolgono nella neve e le tracce di Michele si perdono nel tempo. Da quel giorno, Nicole porta dentro di sé una colpa inconfessabile. Una colpa che l’ha rinchiusa in un presente sospeso, ma che adesso è arrivato il momento di liberare per trovare la verità.
Questa è la storia di un’amicizia interrotta e di un segreto mai svelato. Ma è anche la storia di come la vita, a volte, ci conceda una seconda occasione. “Chiamami sottovoce” è un romanzo potente su un episodio dimenticato del nostro passato recente. Perché c’è chi semina odio, ma anche chi rischia la propria libertà per aiutare gli indifesi.
Nicoletta Bortolotti nasce in Svizzera, ma vive in Italia. Laureata in Pedagogia, da molti anni redattrice Mondadori, autrice per ragazzi e per adulti, pubblica per le maggiori case editrici e collabora con il supplemento culturale de “La Provincia di Como” e con le riviste letterarie “Letteratitudine” e “Clandestino”. Ha pubblicato per Sperling & Kupfer Il filo di Cloe ed E qualcosa rimane, ora ripubblicato con Besa Editrice (premio Carver e premio Leonforte); per Mondadori Sulle onde della libertà (finalista al premio Bancarellino); per Einaudi ragazzi In piedi nella neve (premio Gigante delle Langhe e premio Cento), Oskar Schindler il Giusto e La bugia che salvò il mondo. Per Giunti ha pubblicato Disegnavo pappagalli verdi alla fermata del metro, storia vera di Ahmed Malis. Per Mondadori Contemporanea il romanzo per ragazzi Quelle in cielo non erano stelle e per Gribaudo Il cielo degli animali.
Ingresso libero. Il Rifugio Letterario di Maria Ferro e Lidia Vaime (curatrici de Il divano letterario, la rubrica di recensioni librarie sul nostro podcast Ondecorte) si trova in via Battista Foletti n.7, a Massagno.