LuganoMusica prosegue con Leif Ove Andsnes
La stagione di LuganoMusica, dopo il concerto La passione secondo Giovanni, con Diego Fasolis alla testa de I Barocchisti e il Coro della Radiotelevisione svizzera (per la recensione, a cura di Enrico Morresi, v. l’Osservatore n.11/2024) prosegue mercoledì 13 marzo alle 20.30, nella Sala Teatro del LAC, con il pianista norvegese Leif Ove Andsnes.
Il programma del concerto dedicato interamente al pianoforte, presenta la celebre Sonata n. 14 in la minore, D 784 e l’Improvviso n. 1 in fa minore, D 935 di Franz Schubert. Andsnes dà inoltre spazio alla Sonata per pianoforte n. 29 “Sonata Etere”, del suo compianto connazionale Geirr Tveitt (1908-81). Il nome “Tveitt” potrebbe essere sconosciuto anche ai più appassionati di musica classica, ma il pianista ritiene che la sua musica, poco eseguita, sia pronta per essere scoperta oltre i confini della Scandinavia. Sarà l’artista stesso a presentare prima del concerto il brano di Tveitt. Il recital si conclude con le malinconiche 7 fantasie per pianoforte, op. 116 di Johannes Brahms.
Andsnes trova che variare i suoi programmi tra opere nuove e familiari aiuti a mantenere fresco il suo pianismo. «Quando preparo un programma per un recital, cerco di portare qualcosa che non ho mai suonato prima», dice. «Sto raggiungendo un’età in cui ho suonato parecchio in passato, ed è eccitante riproporre cose che non ho suonato per molto tempo. Voglio mantenere un po’ del repertorio che conosco da tempo e portare anche cose nuove». E ancora spiega: «Non ho altra scelta che fare musica. Amo così tanto la musica, è così parte di me, che devo semplicemente suonare. La musica mi guida da dentro: una connessione fondamentale che sento di dover condividere con gli altri nei concerti. Non potrei immaginare un’altra vita».
Si esibisce regolarmente nelle principali sale da concerto del mondo con orchestre prestigiose. Nel 2012 è stato direttore musicale dell’Ojai Music Festival in California e nel 2016 ha fondato il Festival di musica da camera di Rosendal; inoltre è stato codirettore artistico del Festival di musica da camera di Risør per quasi due decenni. Membro della “Gramophone Hall of Fame”, ha ricevuto un dottorato honoris causa dalla Juilliard School di New York e un altro dall’Università di Bergen in Norvegia.
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