Festival Limiti, al via a Como con un omaggio all’Odin Teatret
Prende il via domani la nuova rassegna “Cultura Grumello 2024” con l’apertura al pubblico del parco storico e un’ampia offerta di eventi e di iniziative culturali e formative per vivere e valorizzare un patrimonio storico-artistico e botanico unico nel suo genere e inserito nel percorso naturalistico “Chilometro della Conoscenza”, che unisce le più belle ville storiche del lungolago di Como. La stagione 2024 si inaugura venerdì 15 marzo,con la seconda edizione di “LIMITI Humanities Festival“, dedicata ai Paesaggi di margine. Una tre giorni di eventi aperti alla città – dal 15 marzo al 17 marzo – che esplorano il tema del limite attraverso la narrazione teatrale, cinematografica, fotografica, musicale. Ma anche con conferenze e dibattiti su temi attualissimi legati alla crisi socio ambientale e con laboratori per i più piccoli per stimolarne la sensibilità.
Gli eventi di apertura, venerdì 15 marzo, celebrano le arti del teatro e del cinema in occasione dei 60 anni del Odin Teatret, una delle più importanti compagnie di teatro di ricerca multiculturale al mondo. Nel Salone Centrale della Villa, alle 18.45, andrà in scena L’eco del silenzio con l’attrice Julia Varley. Lo spettacolo descrive le peripezie della voce dell’attrice e gli stratagemmi che inventa per interpretare un testo. Voce e testo compongono la musica dello spettacolo e nel teatro, dove apparentemente si è liberi dai codici conosciuti nella musica, l’attore ha bisogno comunque di creare un labirinto di regole, riferimenti e resistenze da seguire o rifiutare per arrivare all’espressione personale e riconoscere la propria voce. Segue, alle 20.45, nel salone al primo piano, la proiezione del film documentario Zona Limite di Stefano di Buduo, che celebra la figura di Eugenio Barba. Nella piccola cittadina danese Holstebro, sua seconda patria, Barba realizza la Festuge, uno spettacolare progetto teatrale: cento cavalli provenienti da tutta Europa percorrono insieme la zona di confine della costa danese, irrompono in città, coinvolgendo i cittadini in questa incredibile avventura artistica e sociale. (Si ricorda che Eugenio Barba sarà anche ospite del progetto “Schegge” del Teatro delle Radici di Lugano, il prossimo 18 marzo al Teatro Foce; v. Eugenio Barba al Teatro delle Radici)
Sabato 16 marzo il focus si sposta sui temi socio ambientali con gli interventi coordinati dall’ architetto comasco Angelo Monti. Alle ore 17.30, nella sala convegni al primo piano della Villa, si evocherà la tragedia del Vajont del 1963. Lo spunto di partenza è il saggio scritto dallo storico dell’ambiente Marco Armiero La tragedia del Vajont. Ecologia politica di un disastro (Einaudi 2023) nel quale l’evento catastrofico è letto come un conflitto anzitutto sociale e territoriale, espressione del modello dominante di relazioni tra uomo e natura e tra le stesse comunità di uomini: quelle dei centri e quelle delle periferie, quelle dei capitani di industria del capitalismo idroelettrico e quelle di montanari, poveri e marginali. Alla riflessione del professor Armiero si unisce l’intervento della prof.ssa Annalisa Metta, architetto, su Progettare paesaggi avanzati: esperienze di architettura del paesaggio in condizioni di “avanzo o di avanzamento”. Alle ore 20.45 i temi socio ambientali tornano con il monologo teatrale Il paese dalla facce gonfie di Paolo Bignami con Stefano Panzeri e realizzato con la produzione de La Confraternita del Chianti. Lo spettacolo, tratto dall’omonimo libro del comasco Paolo Bignami, si ispira ad uno dei più gravi incidenti ambientali della storia italiana, quando il 10 luglio del 1976 una nube di diossina si è sprigionata da una fabbrica di cosmetici a Seveso. Il monologo racconta un disastro ambientale che avrebbe potuto essere evitato se si fosse dato ascolto a chi aveva a cuore la salute della gente.
Domenica 17 marzo si inaugura l’apertura al pubblico del giardino storico botanico della Villa del Grumello: tutte le domeniche dalle 9.00 alle 18.00 e dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00, i visitatori potranno gratuitamente fruire delle bellezze del parco che ospita, al suo interno, sentieri panoramici, alberi monumentali, l’orto botanico dedicato a Plinio il Vecchio, numerose collezioni floreali, tra le quali numerose varietà di ortensie. La visita e la permanenza nel parco – che rientra nella rete dei Grandi Giardini Italiani, dell’Associazione Parchi e Giardini Italiani e dell’Associazione Dimore Storiche Italiane – sarà inoltre allietata dalla presenza del Ristoro del Grumello, gestito da La Breva Catering. La Serra e il Parco, dalle ore 11.00, si animeranno con il laboratorio itinerante A passeggio tra paesaggi, con Cristina Quadrio e Marta Stoppa. I bambini (dai 6 a 10 anni) saranno coinvolti in un fantastico viaggio ricco di narrazioni animate, giochi teatrali e racconti a spasso per il parco del Grumello alla ricerca di punti di vista capovolti con cui guardare il paesaggio, immaginarlo, inventarlo e provare a farne parte in connessione con tutti gli altri suoi abitanti. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, prenderà forma il concerto intimo e suggestivo Ecotonos, il confine tra due dimore della violoncellista Irina Solinas, che s’intreccerà con momenti coreografici della danzatrice Roberta Goeta. Chiude la tre giorni del Festival, alle ore 18.00 nella sala al primo piano, a cura di Massimiliano Fierro, la proiezione del documentario The fire within: requiem for Katia and Maurice Kraft di Werner Herzog dedicato ai due vulcanologi alsaziani scomparsi nel 1991 mentre stavano filmando l’eruzione del vulcano Unzen, in Giappone. Una voce narrante s’intreccia al materiale d’archivio scelto tra le oltre 200 ore registrate da Maurice e Katia Kraff in giro per il mondo nel corso di vent’anni di spericolata attività.
Il Festival Limiti si arricchisce dell’esposizione degli scatti realizzati dalla fotografa Olga Lartseva ospitati nella Sala Marmo dal 15 al 17 marzo.
Per la partecipazione agli eventi e ai laboratori (sia gratuiti sia a pagamento) è richiesta la prenotazione tramite il sito www.villadelgrumello.it