Elisabetta Pozzi e Tullio Solenghi al Teatro di Locarno
Venerdì 22 e sabato 23 marzo, alle ore 20.30, andrà in scena al Teatro di Locarno lo spettacolo I maneggi per maritare una figlia, una commedia esilarante, interpretata da due fuoriclasse della scena teatrale italiana: Tullio Solenghi, icona della comicità nazionale, nei panni di Steva, ed Elisabetta Pozzi che per l’occasione abbandona il ruolo di grande eroina del teatro drammatico per dare vita al personaggio esplosivo di Giggia. Solenghi e Pozzi, entrambi liguri, si confrontano con il testo di Niccolò Bacigalupo, tra le commedie più amate e celebri della tradizione dialettale genovese, consegnata alla storia dal genio di Gilberto Govi: una mescolanza di dialetto e italiano, resa attraverso un sapiente e godibile equilibrio.
Steva (Stefano) un uomo semplice è continuamente vessato dai rimbrotti della moglie Giggia (Luigina) impegnata nella spasmodica ricerca di un “buon partito” per maritare la loro unica figlia Matilde. In casa di questa famiglia moderatamente benestante ha inizio un continuo andirivieni di candidati più o meno papabili che genera un crescente vortice di malintesi, gag, battibecchi e risate. La Giggia è pronta a fare “carte false” per garantire all’erede e a tutta la famiglia un futuro di agi e ricchezze. Ma si sa le cose non vanno mai come si vuole soprattutto quando si ricorre agli intrighi e tutto finirà come aveva previsto il bonario, ma non certo stupido, Steva.
Per entrare nel personaggio Solenghi si sottopone ogni sera a lunghe sessioni di trucco e il risultato è davvero sorprendente: appena entra in scena sembra proprio di rivedere il grande Gilberto. Del resto l’attore stesso scherzando ha parlato di clonazione necessaria per riportare quel personaggio esattamente così com’era. E in effetti Solenghi è fedele in tutto, drammaturgia di scena, battute, gestualità, ammiccare, camminata. In ogni passaggio sembra di essere catapultati nel video RAI registrato nel 1959 con la regia di Vittorio Brignole. E così lo spettatore si trova davanti la stessa tappezzeria, gli stessi arredi, gli stessi particolari, compresa la stampa del porto di Genova nel ‘700. Livermore per la scenografia ha scelto di usare colori tra il grigio e il viola pallido, per restituire la suggestione delle immagini Tv di quei tempi. Un’operazione che poteva essere rischiosa temendo il confronto ed invece si è dimostrata vincente. Accanto a lui nel ruolo di Giggia un’altra regina delle scene, Elisabetta Pozzi, che a differenza di Solenghi non ricalca il modo di recitare di Rina Govi, ma ne dà una sua particolare intetpretazione che comunque riporta quella che è la sua anima ligure.
I biglietti per lo spettacolo – prodotto dal Teatro Sociale Camogli, dal Teatro Nazionale di Genova e dal Centro Teatrale Bresciano –, sono disponibili sia in cassa serale, sia online, sul sito ticketcorner.ch.