Cinema

Richiedenti asilo: il film di Lisa Gerig e un dibattito

Nell’ambito della rassegna Un po’ di cinema svizzero e in collaborazione con Mendrisiotto Regione Aperta, il Cineclub del Mendrisiotto propone la proiezione del documentario L’audizione (Die Anhorung, Svizzera 2023), fresco vincitore del Prix de Soleure 2024 e del Quartz per il miglior documentario 2024. Per la giuria delle 59esime Giornate di Soletta, «il documentario rivela come funzionano le udienze in materia di asilo e convince per la sua onestà e lucidità»; inoltre, «la regista riesce a estrarre i protagonisti dal loro ruolo di vittime e ad aprire così uno spazio e una sorta di giustizia compensativa». L’evento, in programma mercoledì 17 aprile alle ore 20.45, al Cinema Multisala Teatro di Mendrisio, si terrà alla presenza della regista svizzera Lisa Gerig (*Zurigo, 1990) e di Pascal Onana (uno dei quattro protagonisti richiedenti asilo).

Il lungometraggio documentario, mostrato in anteprima ticinese lo scorso 4 aprile al Cinema LUX art house di Massagno, esplora i vissuti personali e i ricordi traumatizzanti di quattro richiedenti asilo respinti, attraverso la ricostruzione delle loro audizioni con i funzionari della Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM), durante le quali gli intervistati spiegano i motivi che li hanno spinti a fuggire dalla loro patria, tentando di convincere i loro intervistatori dei pericoli che corrono nel loro paese d’origine. Riemergono così le testimonianze della battagliera nigeriana Vittoria Innocent, dell’attivista srilankese Living Smile Vidja, del giovane afghano J. Sael e dell’attivista politico camerunense Pascal Onana, che così descrive la perdita del potere di decidere del proprio destino: «Devi raccontare tutto di te, sei nudo davanti a loro. E chi ti ha tolto i vestiti non te li restituisce. Ti manda solo per la città in attesa di un verdetto». Nel corso del film, i rapporti di potere si invertono improvvisamente e gli intervistatori della SEM iniziano a rispondere alle domande dei richiedenti asilo. Grazie a questo semplice scambio di ruoli, il film non solo ci offre un primo sguardo sul delicato meccanismo dell’audizione, ma lo sottopone ad una critica, mettendo in luce il problema della risposta occidentale alla crisi dei migranti e i limiti stessi della procedura d’asilo.

A Mendrisio, il documentario verrà proiettato in lingua originale (inglese, dari, francese, tedesco, tamil) con sottotitoli in italiano. Al termine della proiezione sarà possibile prendere parte a un dibattito, al quale si aggiungeranno anche Niccolò Castelli, regista e direttore artistico delle Giornate di Soletta, e una funzionaria della SEM di Chiasso.

In cima