Mostra

Al MASI “Mimesis of Domesticity” di Monika E. Kasi

L’artista Monika Emmanuelle Kazi. © Pauline Humbert

Si inaugura il prossimo 26 maggio, a Palazzo Reali, la mostra di Monika Emmanuelle Kazi, vincitrice dell’edizione 2024 del Bally Artist Award, intitolata Mimesis of Domesticity. Per l’occasione, l’artista ha creato nella storica Sala Mattoni, al piano terra del palazzo, un nuovo gruppo di installazioni che evoca un interno domestico. Come tipico nella sua pratica, anche per il progetto al MASI l’ambiente domestico è utilizzato da Kazi come un dispositivo per evocare memorie legate alla personale esperienza diasporica e alla più ampia storia coloniale.

Come suggerisce il titolo della mostra, chi osserva si trova davanti a un ambiente domestico suggerito da suppellettili comuni: composizioni di vasi, una lampada, piatti e bicchieri di cristallo, conservati a terra o su antichi mobili. Sono, questi, object trouvé, oggetti ordinari che l’artista ha recuperato e successivamente inciso con il nitrato d’argento. Al posto dell’acqua, a colmare bicchieri, coppe e vasi, ci sono infatti immagini di corpi e istantanee di vita vissuta che intrecciano la storia personale dell’artista con tematiche storiche e politiche più vaste.

Nelle scene, che grazie al processo chimico appaiono sul vetro, immagini dall’archivio personale di Monika Emmanuelle Kasi si mescolano con elementi mitici e vicende collettive, in particolare con l’iconografia della Dea Fortuna e i motivi riprodotti sulle banconote francesi “CFA”. Originariamente acronimo di “Colonie Francesi d’Africa” e successivamente di “Comunità Finanziaria Africana”, la sigla indica la valuta in uso nella Repubblica del Congo. In mostra, le vecchie banconote diventano cimeli dall’infanzia dell’artista. Al contempo, esse si rivelano come strumenti di dominazione coloniale funzionali all’imposizione di uno stile di vita e di un sistema di codici ben determinato.

L’acqua è una presenza costante nello spazio espositivo: tanto negli interventi site specific sul pavimento, quanto nella traccia sonora The seed (2017). Qui lo scorrere dell’acqua si alterna e si sovrappone alla voce dell’artista mentre racconta la cronaca di una vita vegetale attraverso i piccoli gesti quotidiani di attenzione e cura che le vengono rivolti. Il loop sonoro ricalca la ciclicità e lo scorrere inesorabile del tempo, fornendone al tempo stesso un antidoto: l’attenzione e l’affezione nella conservazione degli oggetti che ci circondano.

Nata a Parigi nel 1991, cresciuta tra la Francia e la Repubblica del Congo, Monika Emmanuelle Kazi oggi vive e lavora a Ginevra. Dopo design d’interni, ha studiato belle arti alla Head-Genève, dove si è laureata nel 2021.

Mimesis of Domesticity apre al pubblico dal 26 maggio all’11 agosto 2024: Ma/Me/Ve: 11-18, Gi: 11-20, Sa/Do/Festivi: 10-18. Lu: chiuso.

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