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Kafka e Leo Maillet: un incrocio di sguardi

Nel centenario della morte di Franz Kafka il Museo d’arte Mendrisio presenta Maillet illustra Kafka, una mostra dedicata alle opere realizzate da Leo Maillet per illustrare una serie di racconti brevi del grande scrittore boemo. In concomitanza con l’esposizione, le Edizioni Casagrande pubblicano inoltre il libro Un incrocio. Racconti scelti e illustrati da Leo Maillet, con una nota introduttiva di Giorgio Agamben e una postfazione di Barbara Paltenghi Malacrida.

Quando Leo Maillet entra casualmente in contatto con la prosa di Kafka nel 1944 (a Basilea, in un centro di raccolta di materiali usati, mentre è alla ricerca di lastre di rame per le sue incisioni), vede schiudersi un mondo insieme enigmatico e familiare, tanto che da allora i testi di Kafka ispirano la sua produzione per oltre trent’anni. Una continuità che non è semplice fascinazione, ma piuttosto una sorta di sodalizio fondato su un’analoga visione critica, e paradossale, della società e della creazione artistica. Il trasferimento definitivo di Maillet in Svizzera, dopo una serie di drammatiche vicende condizionate dalla persecuzione nazista, coincide con la realizzazione delle prime incisioni ispirate a Kafka. Tra il 1945 e il 1975 Maillet ne crea una ventina utilizzando le principali tecniche incisorie: bulino, puntasecca, xilografia, acquaforte e acquatinta. Queste stampe costituiscono delle vere e proprie edizioni di racconti e prose brevi dello scrittore, tra cui capolavori come Un incrocio, Il colpo al portone, La verità su Sancho Panza e Primo dolore. In queste opere stranianti, chi volesse tentare di avvicinarsi al mistero-Kafka potrà forse trovare fugaci indizi, lampi di senso o, come scrive Giorgio Agamben nella nota introduttiva, «agili illuminazioni».

Provenienti in gran parte dall’importante donazione degli eredi dell’artista al Museo d’arte Mendrisio, risalente al 1991, le incisioni in mostra sono presentate insieme a una serie di prove di stampa e disegni preparatori particolarmente suggestivi nel raccontare il processo creativo e la trasposizione visiva dei singoli racconti. Come ricorda Barbara Paltenghi Malacrida nella postfazione del volume, nelle opere di Maillet «la trascrizione dell’assonanza con lo scrittore si esprime nella ricerca di un frasario comune, seppur entro le caratteristiche dei rispettivi linguaggi: in alcune illustrazioni, infatti, Maillet accosta la parola scritta al tratto inciso, inserendo sulla stessa superficie del foglio di carta estratti dai racconti con un testo monotype. Talvolta il disegno contiene il testo, talvolta sono le parole a incorniciare la composizione, in uno scambio di ruoli di grande sostanza estetica ma che è soprattutto metafora di un sentimento di rivelata parentela». La traduzione spirituale di questa affinità rivela il carattere espressionista del tratto: un segno irrequieto che agevola tanto le deformazioni e la tragicità dei contenuti quanto i loro risvolti farseschi e giocosi. Le incisioni di Maillet sono composizioni articolate, narrative, intrise di «un simbolismo di declinazione surreale e ironica, sensibile tanto all’umorismo quanto alla natura della scrittura kafkiana».

Maillet illustra Kafka verrà inaugurata con un vernissage giovedì 29 agosto alle ore 18.30 e si concluderà il 15 settembre 2024. L’esposizione, a entrata gratuita, sarà visitabile nei seguenti orari: Me-Do, 14-18. Il libro sarà presentato in occasione dell’apertura della mostra, con letture di Massimiliano Zampetti, e poi nella casa-atelier di Maillet, venerdì 4 ottobre alle ore 18.00, a Verscio (via Reina 5). Domenica 1° settembre alle ore 14.00 è prevista una visita guidata gratuita alla mostra, in occasione del quarto compleanno della Rete MAM, mentre domenica 8 settembre alle ore 11.00 è in programma una tavola rotonda attorno a Kafka, Maillet e la loro eredità nel presente letterario e artistico. Parteciperanno Alberto Nessi, Davide Cascio e Barbara Paltenghi Malacrida, moderati da Emanuela Burgazzoli.

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