T. Professioni dello spettacolo: «votiamo NO alla Riforma LPP!»
t. Professioni dello spettacolo Svizzera, l’associazione di coloro che operano professionalmente nella scena teatrale indipendente, ha diramato ieri, martedì 3 settembre, un comunicato stampa che riceviamo e pubblichiamo integralmente.
Il 22 settembre votiamo NO alla Riforma LPP!
La cosiddetta “Riforma” LPP è una proposta complessa, i cui svantaggi sono, a nostro avviso, maggiori dei vantaggi. Essa presenta, infatti, diverse lacune fondamentali soprattutto per i settori professionali con salari bassi, tra cui il settore culturale. La riforma prevede un aumento dei premi LPP fino a 2’400 franchi all’anno, il che comporterebbe un onere aggiunto notevole per i redditi bassi, nel contempo la maggior parte delle persone assicurate riceverebbe una pensione inferiore a quella attuale (a causa del tasso di conversione più basso). Oltre a ciò, mancano l’adeguamento al costo della vita e la presa in considerazione, da tempo attesa, del lavoro di cura (differentemente da quanto accade per l’AVS). Dulcis in fundo, i dati dimostrano che a beneficiarne sarà soprattutto il settore finanziario, ovvero le banche e le compagnie assicurative, che stanno facendo pressioni a favore della riforma. Con i loro circa 7 miliardi complessivi, i costi di gestione patrimoniale sono oggi il doppio di 10 anni fa.
Abbiamo l’impressione che questa legge non sia stata pianificata nell’interesse di un sistema pensionistico equo e moderno, ma piuttosto per mantenere in piedi un sistema lucrativo con i suoi relativi stipendi. L’AVS dimostra che esiste un’altra strada. Proprio perché a favore di un buon sistema pensionistico per il settore culturale, per il 22 settembre, t. Professioni dello spettacolo Svizzera raccomanda un chiaro NO!