I contenuti dell’Osservatore n.41/2024
I contenuti del numero 41/2024 de L’Osservatore, disponibile da sabato 12 ottobre 2024:
Remigio Ratti, nel suo Primo Piano, propone una riflessione sul “senso del limite” e sulle reazioni spesso superficiali di fronte alla complessità dei grandi mutamenti che attraversano la nostra epoca.
Seguono, in Forum, due contributi di Corrado Bianchi Porro, relativi a due kermesse culturali italiane: le Romanae Disputationes, introdotte dal filosofo Giuseppe d’Anna, e il Festival francescano, che ha avuto come ospite lo psicanalista Massimo Recalcati.
Apriamo la parte culturale con la rubrica di Gilberto Isella, La voce e la pagina, che si occupa di un bel libro di Erri De Luca, racconto privato di un’amicizia nel segno della comune passione per la montagna. Corrado Bianchi Porro ha seguito una interessante conferenza di Stefano Massini al Festival della Filosofia. Dalmazio Ambrosioni ci conduce a visitare la mostra di Palazzo Reale a Milano dedicata a Enrico Baj, nel centenario della nascita. Di un “Parco”, Centro Culturale e musicale creato da Roberto Polillo e di una rassegna con appuntamenti jazz, scrive Luca Cerchiari. Per terminare come sempre con il cinema: Emanuele Sacchi recensisce due documentari presentati nell’ambito del Film Festival Diritti Umani in corso a Lugano: Grand me di Atiye Zare Arandi, uno spaccato di vita iraniana, e Songs of slow burning earth di Olha Zhurba, che mostra aspetti inediti della guerra in Ucraina, paesaggi ed esistenze umane, una fotografia della realtà, senza falsificazioni.
Le pagine economiche, curate da Corrado Bianchi Porro, si aprono con l’analisi sugli investimenti degli esperti di Banca Cler, riunitisi al Grand Hotel Villa Castagnola di Lugano. Il numero si chiude con il Festival dell’economia civile, svoltosi a Firenze, e presieduto da Leonardo Becchetti.
Per gli interessati è disponibile un numero gratuito di prova, prelevabile indicando il proprio indirizzo di posta elettronica.
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