Cinema

Il documentario su Flavio Paolucci al Cinema di Bellinzona

Flavio Paolucci davanti a un quadro del Marocco ©Imagofilm

Il documentario firmato da Villi Hermann Flavio Paolucci. Da Guelmin a Biasca – prodotto da Imagofilm e dalla RSI, dopo la presentazione a vari festival (Soletta, Trento, Salento, St. Moritz e Hof in Germania), sarà proiettato al Cinema Forum di Bellinzona, giovedì 14 novembre alle ore 18.00.

Nato a Torre, in Val di Blenio, nel 1934, Flavio Paolucci vive e lavora a Biasca. Nella sua lunga storia professionale diversi sono stati i luoghi significativi per la sua arte: la sua valle, Parigi, e il Marocco, che visita nel 1964, e in particolare la città di Guelmin considerata la “porta del Sahara”, che segna in lui una svolta. Il lungometraggio racconta il “viaggio” artistico di Paolucci, un percorso in cui per l’artista rimane centrale e continuo il rapporto osmotico con la natura. La ricchezza dei boschi, dei cambi di stagione, dei cieli, luoghi che esplora quotidianamente, con costanza e umiltà, e da cui difatti parte e ritorna. Da questa relazione nascono i suoi “oggetti-pensiero” situati tra disegno, scultura e installazione che testimoniano la ricerca di un equilibrio incessante tra l’atto e il pensiero, al contempo lirica e concettuale, e i suoi “alfabeti”, un vocabolario personale legato all’importanza dei luoghi e alla percezione poetica delle forme naturali.

Per un approfondimento su Flavio Paolucci, e in particolare sul documentario e le mostre a lui dedicate alla Galleria Kromya di Lugano (Natura senza confini, 04.06-13.09.2024) e al m.a.x. museo di Chiasso (Materia, gesto, impronta, segno: L’opera grafica di Burri, Vedova, Kounellis, Paolucci, Benedetti, 30.10.2022 – 16.04.2023) si rimanda ai tre contributi firmati dal critico d’arte Dalmazio Ambrosioni e pubblicati sul nostro inserto settimanale: I novant’anni di Flavio Paolucci, La poesia essenziale e semplice di Paolucci, Gran bella compagnia con Paolucci.

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