Novità editoriale

“Quarto” n.54 dedicato a Patricia Highsmith

Patricia Highsmith a Tegna, 1992

Patricia Highsmith a Tegna, 1992 (Foto: Christian Scholz)

L’Archivio svizzero di letteratura ha presentato a Berna il suo ultimo numero di Quarto dedicato a Patricia Highsmith (1921-1995), autrice americana vissuta in Ticino e nota a livello mondiale. Le sue raffinate opere letterarie sono continuamente oggetto di studio e hanno regolarmente ispirato il cinema, già a partire dal suo primo lavoro, Sconosciuti in treno (reso film da Alfred Hitchcock), sino all’attuale serie Ripley, che ha raccolto i favori di critica e pubblico su Netflix.

La rivista, curata da Ulrich Weber, mette al centro l’autrice e fornisce al pubblico nuovi elementi della vita di Highsmith. Nel numero vengono discussi il rapporto dell’autrice con la madre, la musica di Lou Reed, le trasposizioni filmografiche delle sue opere, i diari, i famosi ritratti fotografici dell’autrice, come pure il ruolo decisivo svolto dalla casa editrice svizzera Diogenes, che oggi detiene i diritti di questa grande autrice del XX secolo. Nell’articolo di chiusura, Val Maggia, my valley di Daniele Cuffaro, si scopre inoltre come l’autrice – che frequentava grotti, cinema e musei – abbia osservato e vissuto il Ticino più di quanto si fosse portati a credere. Inoltre, con la sua penna precisa, Highsmith ha lasciato in eredità alla sua valle un racconto dalle sorprendenti somiglianze con quelli di Plinio Martini.

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