La Israel Philarmonic Orchestra sul palco del LAC
Giovedì 23 gennaio alle ore 20.30 Lahav Shani torna sul podio del LAC, dove dirigerà la Israel Philharmonic Orchestra, con un programma che esalta la musica russa. Il concerto si apre con Tfilà (Preghiera) di Tzvi Avni, composizione scritta nel 1961 e rielaborata nel 1969, con accenti che rimandano alle radici ebraiche ma si aprono a una dimensione universale; segue il Preludio dall’opera Chovanščina di Modest Musorgskij, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa maggiore, op. 102 di Dmitrij Šostakovič, che vedrà Shani nella doppia veste di direttore e solista, e la Sinfonia n. 5 mi minore, op. 64 di Petr Il’ič Čajkovskij.
La Israel Philharmonic Orchestra nacque da un sogno del violinista Bronislaw Huberman e a breve festeggerà 90 anni di attività. Il Maestro Shani dalla stagione 2020/21 è il direttore musicale dell’Orchestra; una eredità importante, in quanto il giovane maestro ha raccolto il testimone da Zubin Mehta che l’ha diretta per cinquanta anni. Contrabbassista e pianista, classe 1989, Lahav Shani ha maturato la decisione di intraprendere la carriera di direttore d’orchestra proprio tra le file della IPO, diventando negli anni una delle più richieste e acclamate bacchette della nuova generazione. Per la Warner Classics ha inciso alcuni capolavori del vasto catalogo musicale russo, da Čajkovskij a Šostakovič. Di quest’ultimo, come direttore e pianista, presenta ora il travolgente Secondo Concerto di Šostakovič, scritto in occasione del diploma in pianoforte del figlio Maksim. Il concerto è incorniciato da un capolavoro di Musorgskij e dalla Quinta Sinfonia di Čajkovskij.
Il concerto della Israel Philharmonic Orchestra rientra negli appuntamenti che accompagnano la Giornata della Memoria organizzati in collaborazione con l’Associazione Svizzera Israele – Sezione Ticino e sarà preceduto alle ore 20 in Sala Teatro da una testimonianza del Professor Ivan Lefkovits, eminente scienziato e sopravvissuto alla Shoah, noto per il suo instancabile impegno nella memoria dell’Olocausto.