Musica

Stefano Bollani al LAC con la United Soloists Orchestra

©Valentina Cenni

Stefano Bollani sarà in concerto al LAC, giovedì 6 febbraio alle ore 20.30, insieme alla United Soloists Orchestra, compagine ticinese fondata nel 2017 e formata da solisti attivi in tutto il mondo che, sotto la guida del direttore artistico e musicale Arseniy Shkaptsov, negli ultimi anni ha promosso una varietà di interessanti progetti musicali mettendo insieme classica e jazz, folk tradizionale e musica contemporanea.

Il programma, che lo vede impegnato prima da solista e improvvisatore, è un crescendo musicale che conduce a uno dei cavalli di battaglia del pianista italiano, quella Rhapsody in Blue di George Gershwin che ha anche inciso in un disco storico – divenuto di Platino – con Riccardo Chailly e la Gewandhaus Orchestra di Lipsia. Nel mezzo, brani come West Side Story di Leonard Bernstein e il Dazón n. 2 di Arturo Márquez, oltre a un suo brano Senza titolo per pianoforte e orchestra.

Ritmo, swing, curiosità, creatività e uno stile in continua evoluzione: Bollani trasforma tutto quello che tocca a sua immagine e somiglianza, attraverso l’alchimia di un’interpretazione sempre originale che va oltre il suo strumento. «La musica è matematica e più la studi, più rischi di perdere la gioiosità del bambino», raccontava in una vecchia intervista. «E il problema della matematica è che ha troppe regole e noi musicisti tendiamo a darcene più di quante ce ne sarebbe effettivamente bisogno». Da sempre lo contraddistingue la libertà espressiva e la capacità di comunicare con la musica. «Mi siedo al pianoforte e inizio a suonare, ma ogni tanto mi fermo a raccogliere fiori» — raccontava a proposito della sua rivisitazione di Jesus Christ Superstar — «Insomma divago, mi distraggo. Ci gioco, ci giro intorno».

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