Gli Eventi letterari 2025 sul filo delle psicogeografie
Dal 10 al 13 aprile torna il festival Eventi letterari Monte Verità, dedicato quest’anno alla psicogeografia, un metodo d’avanguardia per indagare lo spazio e lo sviluppo urbano. Negli anni ‘50 e ‘60, i situazionisti parigini cercarono di scoprire come l’ambiente e l’architettura influenzassero la nostra esperienza, immaginando luoghi dedicati al lavoro e altri al gioco, in un’ottica che collegava spazio fisico e dinamiche sociali. Ancora prima, nel 1778, Jean-Jacques Rousseau considerava la Svizzera come un luogo in cui la natura selvaggia e la civilizzazione si fondevano in modo unico. Ma oggi è ancora possibile immaginare la Svizzera come questo vivace luogo di incontro? Una domanda particolarmente rilevante di fronte alle attuali sfide urbanistiche.
Questa riflessione sarà ampliata da un confronto con l’architetto svizzero Peter Zumthor, attualmente impegnato nell’ampliamento del Museo Beyeler di Basilea. Le sue opere, al centro di un film in preparazione a cura di Wim Wenders, intrecciano la materialità con un pensiero radicato nella profondità del tempo. A dialogare con lui sarà il filosofo ungherese László F. Földényi, che in Lob der Melancholie (2019) ha dedicato un capitolo alla Cappella di San Nicola progettata da Zumthor. Sul Monte Verità i due discuteranno per la prima volta insieme.
Tra gli appuntamenti di spicco, l’evento di apertura con Erik Davis: teorico e autore di culto, già nel suo pionieristico Techgnosis. Mito, magia e misticismo nell’era dell’informazione (1998) aveva anticipato il dibattito su uomo e tecnologie digitali, intrecciando riflessioni su misticismo e coscienza.

Lo scrittore americano Erik Davis.
Nel corso del festival, verrà omaggiata la scrittrice Fleur Jaeggy, Gran Premio Svizzero di Letteratura 2025. In passato, Jaeggy ha indagato il profondo legame tra il Monte Verità e la sua storia. In suo onore, Barbara Villiger Heilig introdurrà una lettura interpretata da Patrycia Ziolkowska, accompagnata da un concerto in collaborazione con la Tonhalle Zürich. La stessa Adelphi, casa editrice a cui Jaeggy è stata strettamente legata e con cui ha pubblicato alcune delle sue opere più importanti, sarà protagonista di un riconoscimento speciale: i suoi editori, Teresa Cremisi e Roberto Colajanni, riceveranno il Premio Enrico Filippini 2025. Adelphi non solo ha fatto conoscere in Italia le opere di Hermann Hesse e Friedrich Dürrenmatt, ma ha anche promosso il dialogo letterario tra la Svizzera e l’Italia.
La scrittrice tedesca Judith Schalansky, autrice del bestseller internazionale Atlante delle isole remote (2013), dialogherà con la germanista Jutta Person sulla nature writing e su come la letteratura possa dare voce alla natura silenziosa. Un’altra ospite di prestigio sarà Irene Solà, vincitrice del Premio dell’Unione Europea per la Letteratura 2024, il cui romanzo Io canto e la montagna balla (2020) è raccontato dal punto di vista di animali e spiriti della natura. L’autrice ruandese Scholastique Mukasonga rifletterà invece sulla tragica realtà di un’Africa che, pur possedendo una geografia di cui fanno parte il Nilo e il Kilimangiaro, non ha una storia libera sua propria. Il suo romanzo Nostra Signora del Nilo (2014) esplora il fragile equilibrio tra tradizione e modernità. Infine, Nadia Terranova presenterà la sua ultima opera, Quello che so di te (Guanda, 2025). In questo intenso romanzo riflette sul potere della memoria individuale e collettiva e sulla capacità di lasciarsi il passato alle spalle.
Vanni Santoni, una delle voci più originali della narrativa italiana contemporanea, esplorerà con uno sguardo psicogeografico quattro città – Parigi, Davos, Berlino e Venezia – nel suo nuovo romanzo Il detective sonnambulo (Mondadori, 2025). Qui il paesaggio urbano non è solo uno sfondo, ma un labirinto di storie e connessioni, in cui le architetture e i percorsi influenzano le scelte e i destini dei protagonisti. Anche Matteo Terzaghi e Peter Weber indagheranno, attraverso la letteratura, le peculiarità del paesaggio svizzero e il dialogo culturale tra il Ticino e la Svizzera tedesca. Terzaghi intreccia l’osservazione del quotidiano con la riflessione filosofica, mentre Weber, noto per il suo romanzo d’esordio Il mago del tempo (1997), trasforma i paesaggi in una prosa ritmica e incantata. La storia artistica del Monte Verità verrà approfondita da Tobia Bezzola (MASI Lugano), che metterà in dialogo l’eredità culturale di questo luogo con quella di Carona, un tempo rifugio di artisti come Meret Oppenheim e David Weiss. Il filosofo della cultura tedesco Diedrich Diederichsen discuterà con la curatrice Bice Curiger delle mindmap come forma di cartografia artistica contemporanea. Marie NDiaye, invece, sposterà l’esplorazione psicogeografica verso l’interiorità: nei suoi romanzi la scrittrice attraversa, infatti, labirinti psicologici complessi, in cui si riflette l’inconscio.
Un momento speciale sarà la visita esclusiva alla Fondazione Eranos sul Lago Maggiore, storico centro di studi junghiani e interdisciplinari dedicato a miti, simboli e psiche dal 1933. Al Teatro San Materno di Ascona andrà in scena uno spettacolo Bauhaus, della Compagnia Tiziana Arnaboldi, una celebrazione estetica di questa avanguardia artistica. In una delle serate, i paesaggi interiori si trasformeranno in immagini in movimento con la proiezione di film muti accompagnati da musica dal vivo, grazie alla collaborazione con l’Institute of Incoherent Cinematography (IOIC). In un’altra occasione, Ludwig Berger e Pablo Diserens presenteranno il lancio di un album con suoni registrati nella Valle Onsernone, ispirato al personaggio immaginario di Basalt. La natura come spazio di risonanza sarà poi resa tangibile da Julian Sartorius: il percussionista vagherà per la montagna interagendo in tempo reale con alberi, piante e pietre per creare suggestivi paesaggi sonori.
L’intero programma degli Eventi letterari Monte Verità 2025 è ora disponibile sul sito web ufficiale.
