Teatro

A Barbara Frey il Gran Premio svizzero delle arti sceniche 2022

Barbara Frey - Gran Premio svizzero delle arti sceniche / Anello Hans Reinhart 2022

Su proposta delle giurie federali del teatro e della danza, l’Ufficio federale della cultura assegna il Gran Premio svizzero delle arti sceniche / Anello Hans Reinhart a Barbara Frey, regista e direttrice di teatro. Gli altri premi vanno a Marco Berrettini, Paola Gianoli, Susanne Schneider / BewegGrund, Frida León Beraud, Sophie Gardaz, Yann Marussich, Mike Müller, Geschwister Pfister, Ticino is Burning, «La Peau de l’Espace» di Yasmine Hugonnet, «Manuel d’exil» di Maya Bösch e al collettivo InQdrt. La cerimonia di premiazione alla presenza del consigliere federale Alain Berset avrà luogo il 21 ottobre presso il Théâtre de Carouge.

Barbara Frey, nata a Basilea nel 1963, lavora da trent’anni come regista e dal 2009 al 2019 è stata la prima donna a dirigere lo Schauspielhaus di Zurigo. Ha studiato germanistica e filosofia a Zurigo e suonato la batteria in diverse band svizzere. Nel 1988 è approdata al Theater Basel, allora diretto da Frank Baumbauer, in qualità di musicista e assistente alla regia. All’inizio della sua carriera ha lavorato come regista nella scena indipendente. Ha fatto poi tappa nei grandi teatri tedeschi come il Deutsches Schauspielhaus di Amburgo, la Schaubühne am Lehniner Platz di Berlino o l’Opera di Stato della Baviera a Monaco. Al momento è direttrice artistica della Ruhrtriennale per tre stagioni (2021–2023). Porta in scena spettacoli in teatri rinomati dell’area germanofona, tra cui regolarmente al Burgtheater di Vienna. Direttrice sagace, è un modello per l’intera scena teatrale.

Il Gran Premio svizzero delle arti sceniche / Anello Hans Reinhart s’inserisce nella tradizione instaurata dalla Società Svizzera di Studi Teatrali (SSST) nel 1957. È il più importante riconoscimento in questo ambito ed è assegnato a una personalità o un’istituzione attiva nelle arti sceniche in Svizzera. Il premio ha un valore di 100’000 franchi.

Altri Premi svizzeri delle arti sceniche

Sono inoltre assegnati tre premi di danza e sei di teatro, due premi a produzioni e il June Johnson Newcomer Prize, tutti destinati a persone o istituzioni che si sono contraddistinte in un ambito delle poliedriche arti sceniche in Svizzera. Ciascun premio ha un valore di 40’000 franchi.

Frida León Beraud (ZH/*1970): cresciuta in Argentina e formatasi in teatro di figura e scenografia, dal 2003 vive a Zurigo, dove con la sua DALANG Company lavora a progetti interdisciplinari ai margini della società tra Svizzera e Argentina, realizzando così spettacoli socialmente impegnati di burattini.

Marco Berrettini (GE/*1963): cresciuto in Germania, il coreografo di origini italiane lavora dal 2002 con la sua compagnia *Melk Prod. a Ginevra. Inizia con la disco-dance da giovane, negli anni Settanta. Ancora oggi realizza spettacoli che si sottraggono al mainstream contemporaneo.

Sophie Gardaz (VD/*1962): formatasi come attrice, dal 2005 dirige il Petit Théâtre di Losanna. In questa struttura rivolta a un pubblico giovane coproduce e propone programmi che coprono un ampio ventaglio delle arti sceniche. Nel contesto francofono si fa promotrice di un’importante rete di contatti che va al di là del teatro per bambini e giovani.

Geschwister Pfister (BE/Berlino): famoso da oltre 30 anni per i suoi programmi raffinati, questo cabaret musicale con sede a Berlino, i cui fondatori si sono conosciuti alla scuola d’arte drammatica di Berna, si rivolge spesso a un pubblico non avvezzo al teatro, anche queer.

Paola Gianoli (GR/*1963): cresciuta a Poschiavo, da molti anni la traduttrice e danzatrice di contact improvisation porta la danza in questa regione periferica della Svizzera. Lotta per la cultura nella parte italofona del Cantone dei Grigioni, che non dispone di nessuna infrastruttura teatrale e ha scarsi mezzi di finanziamento.

Yann Marussich (GE/*1966): formatosi in danza, dagli anni Duemila si dedica alle arti performative. Da «Bleu Provisoire», la sua prima performance in cui è completamente immobile, si concentra su un proprio stile d’introspezione e immobilità, che lo rende una personalità unica nella scena svizzera della performance.

Mike Müller (ZH/*1963): l’attore e comico è diventato famoso grazie allo show televisivo «Giacobbo/Müller» e alla serie prodotta dalla SRF «Il becchino». Quale attore versatile, convince anche per i suoi one man show, commedie e non solo, messi in scena in grandi e piccoli teatri.

Susanne Schneider/BewegGrund (BE/*1966): nel 1998 l’insegnante di danza e coreografa fonda la compagnia BewegGrund a Berna. È pioniera dell’inclusione nella danza in Svizzera. Invita coreografi e coreografe professionisti a lavorare con il suo gruppo, coniugando così community dance e lavoro artistico.

Ticino is Burning (TI): cinque artisti e artiste giovani e indipendenti che lavorano nella Svizzera italiana hanno dato vita a TIB, un movimento per stimolare la riflessione sulla produzione e sulla diffusione nell’ambito delle arti sceniche e per creare una rete di contatti visionaria servendosi di una comunicazione proattiva che parte dal Ticino.

Premi «Spettacolo svizzero di danza 2021» e «Spettacolo teatrale svizzero 2021»

Ciascun premio ha un valore di 25’000 franchi.
Tra le 16 proposte inoltrate al concorso Spettacolo svizzero di danza, la giuria federale della danza ha scelto «La Peau de l’Espace» di Yasmine Hugonnet (VD/*1979) come opera che si è maggiormente distinta nel 2021. Nell’assolo interpretato da sé stessa la coreografa accompagna i movimenti con la propria voce, operazioni che chiama «finzioni anatomiche».
Dalla shortlist delle 23 produzioni finaliste dell’Incontro del Teatro Svizzero 2022 la giuria federale del teatro ha selezionato come opera maggiormente degna di nota del 2021 «Manuel d’exil» di Maya Bösch (GE/*1973). Con la regia di Maya Bösch, l’attore dalla voce possente Jean-Quentin Châtelain interpreta la sconcertante prosa poetica di un rifugiato.

June Johnson Newcomer Priz

Il premio di 25’000 franchi è finanziato dalla fondazione Stanley Thomas Johnson.
Dalle 14 candidature inoltrate al concorso, un comitato di entrambe le giurie federali ha suggerito tre nomi. Tra questi, la fondazione Stanley Thomas Johnson ha scelto il collettivo InQdrt (AG). Il giovane gruppo argoviese, diretto dalla danzatrice e coreografa Isabelle Spescha (*1990), si colloca a metà tra la danza contemporanea e lo sport urbano del parkour.

La cerimonia di premiazione si terrà il 21 ottobre 2022 al nuovo Théâtre de Carouge. L’evento sarà anche trasmesso in streaming sui siti schweizerkulturpreise.ch/remiseprixscene, arttv.ch, spectyou.com e yourstage.live.
Il video della premiazione sarà poi reso disponibile on demand sugli stessi siti.

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