Martedì 20 novembre alle 20:30 Il Misantropo (ovvero il nevrotico in amore) di Molière riprenderà vita per la regia Valter Malosti. Nel 1666 Molière debutta con il suo Misantropo: una commedia amara e filosofica, anomale e profetica, secondo molti il suo capolavoro. Nel 2018 Malosti propone al pubblico un Misantropo del tutto inedito: il suo Alceste è un filosofo, un nero buffone, un folle estremista del pensiero che assume in sé anche le risonanze più intime e strazianti del dramma molieriano, senza rinunciare alla sottile linea comica, al fuoco farsesco che innerva il protagonista.
Nel costruire insieme al regista la lingua di questo nuovo Misantropo, il giovane autore Fabrizio Sinisi si confronta con alcuni grandi autori del Novecento, tra cui – e soprattutto – l’austriaco Thomas Bernhard. Il testo classicoviene qui messo in relazione con un altro grande capolavoro molieriano: quel Don Giovanni di cui Il Misantropo diventa la tavola rovesciata e complementare, l’immaginario prologo della dissoluzione. Alceste e Don Giovanni diventano i due volti di una lotta totale e disperata contro l’ipocrisia e il compromesso su cui è costruita la civiltà. Lo spettacolo viene quindi a proporsi come un lucido saggio sul desiderio e l’impossibilità di esaudirlo, sul conflitto tra uomo e donna, uomo e società, uomo e cosmo.
Per info: LAC