Accademia Dimitri, i tre spettacoli del Master of Arts in Theatre
Venerdì 6 e sabato 7 dicembre, al Teatro Dimitri di Verscio, andranno in scena tre spettacoli ideati, scritti e messi in scena dagli studenti Master in phyisical theatre del secondo anno dell’Accademia Dimitri. Due pièce sono state create durante il modulo intitolato Devised Theatre Project: si tratta di una forma di espressione teatrale che si discosta dalle pratiche tradizionali, poiché il processo di creazione si basa sulla collaborazione collettiva degli artisti coinvolti. In questo genere di teatro, il materiale drammaturgico non è scritto da un autore singolo, ma è sviluppato in modo organico attraverso una serie di improvvisazioni, esercizi, ricerche e discussioni condotte dal gruppo di attori, registi e collaboratori creativi.
Venerdì 6 dicembre (ore 18.00) e sabato 7 dicembre (ore 20.30)
Eggsistence di Lana Granerud, Charlotte Görrissen e Ariel Rodrigo Baptista Aranda.
Una performance teatrale surreale e fisica sul nascere, divenire e osservare il mondo. Attraverso un gioco creativo con oggetti, materiali, corpi e suoni, il tema delle uova e della riproduzione prende vita in un montaggio di scene assurde che invitano il pubblico a creare le proprie connessioni. Il collettivo Zitzag, formato da artisti di Bolivia, Germania e Norvegia, mescola con leggerezza movimento, suono e dissociazione, esplorando nuovi linguaggi espressivi.
Età consigliata: dai 12 anni in su (non adatto ai bambini sotto i 5 anni).
Venerdì 6 dicembre (ore 20.30) e sabato 7 dicembre (ore 19.00)
Touch me tiger di Elisa Bruder, Katarzyna Elperyn e Nur Giménez Villarroya
Attraverso danza, pittura e canto, esplorano le pressioni sociali sul corpo e sulle identità, decostruendo stereotipi e celebrando una vitalità libera e non dualistica. Un viaggio autoironico e coraggioso che intreccia movimento, consapevolezza corporea e riflessione sull’uso strumentale dei corpi sessualizzati, per riscoprire l’essenza dell’umanità.
Venerdì 6 dicembre e sabato 7 dicembre (ore 19.00)
Sublimation di Maroš Elperyn
Al centro dell’opera, l’immagine drammatica di una donna, vittima della recente guerra civile, il cui corpo giace su un tappeto antico, simbolo di sofferenza e resilienza. Il titolo, Sublimation, rappresenta il processo di trasformazione delle esperienze fisiche e personali in un paesaggio emotivo immersivo. Realizzato con artisti professionisti e non, Sublimation invita il pubblico a vivere l’esperienza attraverso suoni, odori, tatto e vista, trasformando memoria e trauma in una riflessione universale su lotta e speranza.
Entrata gratuita.