Addio a Franca Valeri, una vita dedicata allo spettacolo
”Ogni volta che mi illudo d’incontrare quel signore che ritengo sia il teatro, mi rendo conto di vivere la più bella illusione della mia vita” (Franca Valeri)
È scomparsa questa mattina intorno alle 7.40 nella sua casa di Roma, l’attrice Franca Valeri, che poco aveva compiuto 100 anni (31luglio). Nata a Milano nel 1920, sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale, ha poi dedicato la sua vita al mondo del teatro, del cinema e della televisione.
La sua capacità è stata quella di saper interpretare subito dopo la guerra vizi, i mutamenti, le debolezze di una società in grande trasformazione e poi decadenza, ricordando che questa signora, colta, ironica, di gusto, è stata la prima vera voce femminile autonoma della scena italiana, sin dal suo debutto nel 1948. La sua carriera si divide agli inizi – prima che arrivi l’impegno con la musica e la lirica – tra teatro e cinema, che la rende nota con i vari film di Caprioli (da Leoni al sole a Parigi o cara) e in particolare con Il segno di Venere del 1955 di Dino Risi, in cui sfoggia tutta la sua grinta teatrale, duettando con l’antagonista Sordi e senza farsi mettere in ombra da Sophia Loren. Ma a farle guadagnare un posto nell’antologia dei caratteristi italiani è la straordinaria prova al fianco sempre di Sordi ne Il vedovo (1959) come poi Crimen di Camerini nel 1960. Presso il grande pubblico comunque lei resta legata ai suoi personaggi femminili, dotate di una loro sincera umanità. Ma la popolarità reale arriva con la radio, e poi la tv, dove divenne una delle attrazioni dei varietà firmati da Antonello Falqui. È l’epoca della romana “Sora Cecioni”, pigra e di cattivo gusto nella sua irruenza, lanciata da Studio Uno e diventata un piccolo classico, assieme alla più sofisticata e milanese “Signorina Snob”, che per la sua creatrice «non era la figurina di uno sketch, ma qualcosa di vero e vissuto in cui traspare anche la tragedia dello snob, quella di non riuscire a adeguarsi alla realtà che lo circonda». In tv, più avanti, prenderà anche parte ad alcune fiction, dalla sit-com con Bramieri, Norma e Felice sino ancora nel 2000, ottantenne, accanto a Nino Manfredi in Linda, il brigadiere e… su Rai1.
La sua grandezza è stata proprio nella raffinatezza del suo umorismo, come della sua satira, capace di sedurre gli intellettuali e assieme di conquistare il pubblico più popolare. Si è spenta circondata dall’affetto della famiglia. (Fonte ANSA)