Lutto

Addio a John Mayall, pioniere del blues britannico

John Mayall, pioniere del blues britannico e punto di riferimento in patria per quel genere musicale, è morto lunedì 22 luglio nella sua casa in California, all’età di 90 anni. Alla sua band, i Bluesbreakers, va il merito di aver scoperto musicisti del calibro di Eric Clapton e Mick Taylor. Ma anche d’aver fatto da ponte tra il revival blues degli anni Cinquanta e il rock-blues degli anni Sessanta.

John Mayall nacque a Macclesfield, in Inghilterra, il 29 novembre 1933. Dopo il servizio militare andò a lavorare presso alcune agenzie pubblicitarie e, solo quando aveva trent’anni, decise di trasferirsi a Londra per diventare un musicista a tempo pieno. Nel 1969 si trasferì a Los Angeles, dove trascorse il resto della sua vita. Sebbene suonasse il piano, l’organo, la chitarra e l’armonica, e cantasse come voce solista nelle sue band, John Mayall si guadagnò la reputazione di “padrino del blues britannico” non tanto per il suo modo di suonare o di cantare, ma per la capacità di individuare e perfezionare il talento di giovani chitarristi. Nel suo periodo più produttivo, tra il 1965 e il 1969, sotto l’ala di John Mayall passarono Eric Clapton, Peter Green, che lasciò la band di Mayall per fondare i Fleetwood Mac. E poi Mick Taylor, voluto dai Rolling Stones.

Negli anni ’60 registrò numerosi album storici tra cui “Crusade”, “A Hard Road” e “Blues From Laurel Canyon”. Ne seguirono altre decine negli anni ’70 e fino al suo ultimo, “The Sun Is Shining Down”, nel 2022. Mayall è stato insignito di un OBE, Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, nel 2005.

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