“Siamo immortali solo per un tempo limitato” (Neil Peart)
Neil Peart, uno dei più grandi batteristi della storia del Rock, è morto all’età di 67 anni per un cancro al cervello. Conosciuto soprattutto per essere membro della band Rock progressive “Rush” e per aver influenzato milioni di batteristi e aspiranti batteristi di tutto il mondo.
Ad annunciare la scomparsa è proprio la band canadese su Twitter: «È col cuore spezzato che condividiamo la terribile notizia che il nostro amico, fratello e partner Neil ha perso martedì la sua battaglia di 3 anni e mezzo contro il glioblastoma. Coloro che desiderano esprimere le proprie condoglianze possono scegliere un’organizzazione di ricerca sul cancro e fare una donazione per conto di Neil».
Il gruppo Rush nasce nel 1968, ma Peart si unisce a loro qualche anno dopo, nel 1974, in sostituzione di John Rutsey, iniziando così la sua avventura con il cantante-bassista Geddy Lee e il chitarrista Alex Lifeson. Tutti e tre sono musicisti con la “musica nel sangue” e si sa che gli assoli di Neil Peart sono leggendari: in particolare rimane iconica quello della canzone Tom Sawyer. Nel 2013 la band Rush entra a far parte della Rock & Roll Hall of Fame.
Partendo dall’Hard-Rock per spostarsi gradualmente verso il Jazz-Rock, Neil Peart aveva uno stile brillante e una tecnica molto precisa, che lo rendeva uno dei batteristi più rispettati e apprezzati dai suoi colleghi e musicisti.
Peart è stato sposato per 20 anni con Jacqueline Peart, che poi nel 1998 morì di cancro. In seguito, sposò Carrie Peart da cui ebbe una figlia, che oggi ha dieci anni.