Peter Fonda, celebre attore noto per Easy Rider, muore a 79 anni. È morto ieri, venerdì 16 agosto, nella sua casa di Los Angeles l’attore vincitore di due Golden Globe. La causa della sua scomparsa? Insufficienza respiratoria: da tempo combatteva la sua battaglia contro il cancro ai polmoni. Era il figlio del leggendario attore Henry Fonda e fratello minore di Jane Fonda, quindi introdotto nel mondo di Hollywood per nascita ma dimostrando di appartenerci per talento e devozione.
Fonda è nato a New York nel 1940 era figlio di Henry Fonda e Frances Ford Seymour, aveva solo 10 anni quando sua madre morì. Il rapporto di Fonda con suo padre era limitato, ma più volte disse che si erano avvicinati negli anni prima della morte di Henry Fonda nel 1982.
Nato nella regalità di Hollywood, Peter Fonda ha tracciato il proprio percorso con le sue tendenze anticonformiste. È diventato una figura ben nota del movimento controcultura degli anni ’60 e ha ottenuto una nomination all’Oscar per la co-scrittura del film “on the road” psichedelico Easy Rider. In seguito, sarebbe stato anche nominato per la sua esibizione come veterano del Vietnam e apicoltore vedovo nel film L’oro di Ulisse (1998).
Sebbene Peter non abbia mai raggiunto lo status di suo padre o sua sorella maggiore, l’impatto di Easy Rider, che ha recentemente celebrato il suo 50esimo anniversario, ha consolidato il suo posto nella cultura popolare. Fonda, che ha co-scritto, prodotto e interpretato il classico road movie del 1969: Easy Rider, con un piccolo budget di $380.000, incassando poi una somma sostanziale di $40 milioni in tutto il mondo. Il film è stato un successo a Cannes e agli Oscar dove ha ottenuto la nomination per la miglior sceneggiatura drammatica originale. Da allora è stato inserito nella classifica dei 100 migliori film americani dell’American Film Institute. L’istituzione ha dato la sua benedizione ufficiale nel 1998, quando Easy Rider è stato incluso nel National Film Registry degli Stati Uniti per essere «significativo dal punto di vista culturale, storico o estetico»… un film ribelle on the road ha sconvolto il sistema diventando una pellicola icona per diverse generazioni.
A dare la notizia della sua scomparsa è stata la famiglia alla NBC news, che conferma come causa di morte l’insufficienza respiratoria come conseguenza alla sua lotta contro il cancro ai polmoni. In un comunicato la sua famiglia descrive Fonda come «un anima dolce e gentile, con un indomabile spirito e amore per la vita» e rassicurano che l’attore è morto pacificamente circondato dalle persone più care nella sua casa di Los Angeles. La sua famiglia- tra cui la sorella Jane Fonda, la moglie Margaret Devogelaere e i suoi figli Briget e Justin Fonda – ringrazia per l’affetto ricevuto da amici e dai fan di tutto il mondo ed esterna queste parole «In un momento così difficile nella nostra vita, non siamo in grado di esprimere quanta tristezza ci sia nei nostri cuori».
Che c’è di male nella libertà? La libertà è tutto. – Ah sì, è vero: la libertà è tutto, d’accordo… Ma parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse. Voglio dire che è difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato. E bada, non dire mai a nessuno che non è libero, perché allora quello si darà un gran da fare a uccidere, a massacrare, per dimostrarti che lo è. Ah, certo: ti parlano, e ti parlano, e ti riparlano di questa famosa libertà individuale; ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura. (Easy Rider, 1969)
MEA