Addio a Pierre Cardin, stilista italo-francese
È morto il 29 dicembre a 98 anni Pierre Cardin, stilista italiano nato il 2 luglio 1922 a Sant’Andrea di Barbarana, frazione del comune di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso, in Veneto.
Benché sia cresciuto in Francia, paese dove mosse i primi passi nella moda fino a diventare uno tra i più importanti couturier della seconda metà del Novecento, Pietro Costante Cardin rimase sempre molto legato anche alla terra natia e proprio quel mix di stile tra Italia e Francia fu un motivo determinante del suo successo.
A soli 14 anni nel 1936, il giovane Pierre, il cui nome italiano, Pietro, era stato francesizzato, mosse i primi passi nel mondo della moda con un apprendistato da un sarto a Saint- Étienne. Dopo una breve esperienza da Manby, sarto a Vichy, nel 1945 giunse a Parigi lavorando prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Primo sarto della maison Christian Dior durante la sua apertura nel 1947 (dopo essere stato rifiutato da Cristobal Balenciaga) fu partecipe del successo del maestro che invento’ il New Look. Nel 1950 fondo’ la sua casa di moda, cimentandosi con l’alta moda nel ’53.
Cardin divenne celebre per il suo stile futurista, ispirato alle prime imprese dell’uomo nello spazio: i tagli dei suoi abiti erano geometrici, spesso ignorando le forme femminili. Amava lo stile unisex e la sperimentazione di linee nuove.
Nel 1954 introdusse il bubble dress, l’abito a bolle. Cardin è stato un antesignano anche nella scelta di nuovi mercati e nel firmare nuove licenze. Nel ’59 fu il primo stilista ad aprire in Giappone un negozio d’alta moda. Sempre in quell’anno fu espulso dalla Chambre Syndacale francese, per aver lanciato per primo a Parigi una collezione confezionata per i grandi magazzini Printemps. Ma fu presto reintegrato. Tuttavia, Cardin è stato membro della Chambre Syndicale de la Haute Couture et du Pret-à-Porter e della Maison du Haute Couture dal 1953 e si dimise dalla Chambre Syndacale nel 1966. Le sue collezioni dal 1971 sono state mostrate nella sua sede, l’Espace Cardin, a Parigi, prima di allora nel Teatro degli Ambasciatori, vicino all’Ambasciata americana, uno spazio che il couturier ha utilizzato anche per promuovere nuovi talenti artistici, come teatranti o musicisti. Come molti altri stilisti Cardin decise nel 1994 di mostrare la sua collezione solo ad un ristretto gruppo di clienti selezionati e giornalisti.
Nel 1971 Cardin venne affiancato nella creazione d’abiti dal collega Andrè Oliver, che nel 1987 si assunse la responsabilità delel collezioni d’alta moda, fino alla sua morte nel 1993. Lo stilista amava la mondanità, il mondo del jet set, così nel 1981 acquisto’ i celebri ristoranti parigini Maxim’s. In breve tempo apri’ filiali a New York, Londra e a Pechino nel 1983 e vi affianco’ una catena di hotel. Tra le licenze della linea Maxim’s c’era anche un’acqua minerale che veniva prelevata ed imbottigliata a Graviserri nel comune di Pratovecchio Stia, provincia di Arezzo.