Addio ad Harry Belafonte, cantante e attivista
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© David Shankbone – Wikimedia Commons
Il cantante statunitense e paladino dei diritti civili Harry Belafonte è morto martedì 25 aprile, nella sua casa a New York. Nato ad Harlem nel 1927 da genitori giamaicani, negli anni ’50 sfondò le classifiche pop e infranse le barriere razziali, diventando un punto di riferimento dei movimenti civili. Portò alla ribalta la musica caraibica con canzoni come Day-O (The Banana Boat Song) e Jamaica Farewell. Il suo album Calypso, che le conteneva entrambe, fu il primo di un artista a vendere più di un milione di copie. Ha recitato anche in vari film, tra i quali Carmen Jones di Otto Preminger (1954), Non predicare… spara! di Sidney Poitier (1972) e Bobby di Emilio Estevez (2006), incentrato sull’assassinio di Bob Kennedy. Nel 1957 con L’isola nel soledi Robert Rossen, divenne il primo attore nero a recitare in un film d’amore con un’attrice bianca. Fu a lungo anche impegnato per l’affermazione dei diritti civili degli afroamericani, sostenendo e finanziando personalmente le campagne di Martin Luther King Jr., uno dei principali leader del movimento per i diritti civili negli anni Sessanta. Nel 2012, il Festival del film di Locarno gli conferì un pardo alla carriera.
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