Addio al fotografo molisano Paolo Di Paolo
Veduta della mostra “Mondo perduto”, con fotografie di Paolo Di Paolo, al Maxxi di Roma, 2019.
Si è spento a 98 anni il fotografo molisano Paolo Di Paolo. Aveva ritratto, tra gli altri, Pier Paolo Pasolini, Anna Magnani, Oriana Fallaci e Luchino Visconti.
L’esordio come fotografo avviene mentre lavora come redattore per la rivista Viaggi in Italia. Dal 1954 inizierà la lunga collaborazione con Il Mondo di Mario Pannunzio, proseguita fino alla chiusura del giornale; negli stessi anni, collabora anche con La Settimana Incom Illustrata e inizia a lavorare per il settimanale Tempo Illustrato. Si muove come inviato in Unione Sovietica, Iran, Giappone, Stati Uniti, e in tutta Europa. Al fianco di Pasolini, è anche fotografo di scena durante le riprese di Mamma Roma e Il Vangelo secondo Matteo. Mentre per i servizi della giornalista Irene Brin firma reportage di alta moda. Nel 1968, deluso dalla deriva scandalistica del fotogiornalismo, si allontana dalla professione e si ritira vicino a Roma per riprendere gli studi di filosofia e storia.
Di Paolo è considerato un grande cantore dell’Italia tra gli anni Cinquanta e Sessanta, che ha saputo raccontare il Paese del dopoguerra. Tra i suoi ritratti più noti, esposti al Maxxi di Roma in una mostra del 2019 (Mondo perduto), quelli di Anna Magnani con il figlio sulla spiaggia del Circeo, Kim Novak che stira in camera al Grand Hotel, Sofia Loren che scherza con Marcello Mastroianni negli studi di Cinecittà. Suoi sono gli scatti che immortalano l’inaugurazione della tratta Roma-Firenze dell’Autostrada del Sole (1962), come pure quelli che documentano il viaggio in auto con Pier Paolo Pasolini, lungo le coste italiane da Ventimiglia a Trieste. E ancora, i primi ritratti di Carla Fracci, fresca di nomina come prima ballerina de La Scala, nel 1958; e il reportage dei funerali di Palmiro Togliatti, nel 1964. Ma di personalità celebri, negli anni del Neorealismo e della Dolce Vita, ne immortalò numerose: Walter Chiari, Brigitte Bardot, Monica Vitti, Michelangelo Antonioni. Ma anche Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Ezra Pound, Giuseppe Ungaretti, e una spensierata Oriana Fallaci al mare (1963).
