Lutto

Addio all’artista svizzero Pierre Casè

È morto a 78 anni Pierre Casè, tra gli artisti contemporanei svizzeri più significativi degli ultimi quarant’anni. Di origini valmaggesi, fu molto impegnato a favore della mediazione e della divulgazione artistica e ricoprì cariche di spicco nella realtà cantonale e nazionale. Presidente nazionale della SPSAS (Società pittori, scultori e architetti svizzeri) dal 1987 al 1993, fu anche direttore artistico della Pinacoteca Casa Rusca di Locarno dal 1990 al 2000, per la quale curò importanti rassegne dedicate all’arte europea del Novecento, con particolare attenzione per la produzione svizzera, italiana, tedesca e spagnola. Di particolare rilievo sono state le mostre dedicate a Max Bill, Giuseppe Santomaso, Osvaldo Licini, Alberto Burri, Enrico Baj, Emil Schumacher, Antoni Tàpies e Marino Marini. Dal 1991 al 2000 ha fatto parte del Consiglio di fondazione della Fondazione Marguerite Arp. Nel 1994 è stato nominato membro della Commissione federale della Fondazione Gottfried Keller da parte del Consiglio federale, mentre nel 1997 è stato chiamato a far parte del consiglio della Fondazione Giovanni Segantini, cariche, queste ultime, che ha lasciato per motivi di salute nel mese di gennaio 1999. Lo scorso giugno era stato presentato il libro di Martino Giovanettina a lui dedicato, Pierre Casè. Cronache da una vita.

Il nostro critico d’arte, Dalmazio Ambrosioni, che già si è occupato dell’esposizione di ex-voto laici di Pierre Casè alla Fondazione Ghisla di Locarno (v. L’Osservatore n.02/2022) ricorderà l’artista valmaggese nel prossimo inserto, in uscita questo sabato (v. L’Osservatore n.35/2022).

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