È stato aggredito lo scrittore Salman Rushdie. È successo ieri, venerdì 12 agosto, nello stato di New York alle 10.45 ora locale (le 16.45 in Svizzera), quando Rushdie – autore di Versi satanici, il testo contro il fondamentalismo religioso islamico che gli ha provocato la fatwa dell’ayatollah Ruhollah Khomeini nel 1989 e una taglia milionaria – è salito sul palco per prendere parte alla conferenza alla Chautauqua Institution, un uomo lo ha aggredito e accoltellato colpendolo più volte.
Ormai è ben noto che Salman Rushdie nel mirino dei fondamentalisti, tanto che venne anche offerta una taglia di 3 milioni di dollari come ricompensa per la sua morte. L’attacco di ieri è stato portato avanti dal 24enne proveniente dal New Jersey, Hadi Matar. “Tutto si è svolto in una manciata di secondi – ha dichiarto un testimone che era seduto tra il pubblico – Era coperto di sangue, colava sul pavimento”, ha raccontato. “Ho visto del sangue intorno ai suoi occhi e colargli giù per la guancia”. Lo scrittore è stato subito soccorso da un medico presente in sala ed è poi stato trasportato in elicottero in ospedale. Resta ignoto il movente dell’aggressione, alle indagini sta collaborando anche l’FBI. Hadi Matar, che secondo il racconto dei testimoni indossava una mascherina nera, si è alzato dalla platea, è saltato sul palco e si è avventato sullo scrittore colpendolo “al collo e almeno una volta all’addome”, secondo la ricostruzione della polizia. Colpito anche il moderatore della conferenza, Ralph Henry Reese, che è stato dimesso dall’ospedale qualche ora dopo.
Rushdie, indiano con passaporto britannico e residente negli Usa, è sopravvissuto all’attentato ma rischia di n occhio dopo essere stato accoltellato, è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico dopo il trasporto in elicottero in ospedale e adesso è attaccato ad un respiratore, con gravi danni al braccio e al fegato, ha dichiarato il suo agente Andrew Wylie al “New York Times”.