Commento

Alla scoperta dell’enigma Bruxelles con Paolo Valentino

In Nelle vene di Bruxelles (Solferino 2024), Paolo Valentino racconta una città divenuta simbolo e metafora della costruzione europea. In una decina di capitoli, l’autore indaga l’“enigma Bruxelles”, tra scandali e rituali, segreti e potere. Esplora le rivalità nazionali, l’ossessione regolatoria, la competizione con Strasburgo, il dilemma linguistico e i protagonisti dell’UE. Paolo Valentino descrive la macchina comunitaria brussellese, che ha come scopo ultimo un’Europa pacifica, capace di dialogare e discutere senza guerre. Chiamata, a torto o a ragione, “la bolla”, fu costruita dai padri fondatori dal nulla. Oggi vi lavorano quasi cinquantamila persone, tra Commissione, Consiglio, Parlamento e Comitato economico e sociale. L’UE è composta da ventisette Paesi e ventiquattro lingue ufficiali. È un miracolo istituzionale che ha permesso settant’anni di pace e prosperità: l’aggregato più libero e benestante del pianeta.

Paolo Valentino spiega il “miracolo” Bruxelles. Qui, nel 1982, iniziò la sua carriera giornalistica: prima come tirocinante alla CE, poi come giornalista. Oggi, come al tempo, “il palazzo” è percepito come burocratico e distante. Tuttavia, l’UE ha garantito settant’anni di pace, permettendoci di viaggiare, stabilirci e lavorare senza problemi in ogni angolo del suo territorio, usando sempre la stessa moneta, afferma l’autore. Bruxelles non è la capitale ufficiale dell’UE, ma ovunque nel mondo quando si dice “Bruxelles” si intende l’Europa. A Palazzo Berlaymont, ribattezzato “Berlaymonstre” per la sua pesantezza amministrativa, lavorano oltre tremila funzionari. Il Parlamento è la principale vittima dei veti incrociati degli Stati membri, ricorda Paolo Valentino. Che esplora i quartieri della città: da Etterbeek a Schaerbeek, fino a Tour & Taxis, un’ex zona industriale sul canale che separa Bruxelles da Molenbeek. La capitale belga ospita 170 ambasciate, 114 rappresentanze regionali, quattrocento federazioni professionali, trentamila lobbisti.

Più di duemila imprese straniere danno lavoro a ottantamila persone. Le spese di funzionamento delle istituzioni europee superano i due miliardi di Euro l’anno. Bruxelles è cosmopolita e, rispetto al Belgio, ha un carattere unico, essendo anch’essa divisa in molte “bolle”. «I bruxellesi sono divisi. Molti rimproverano agli “europei” di aver contribuito alla distruzione di vecchi quartieri della città, all’aumento del costo degli affitti e della vita, li vedono come “colonizzatori”». Qualche parola sui trattati; con enfasi sull’ultimo. Il trattato di Lisbona ha concesso più ampi poteri al Parlamento. In compenso è diventato co-decisore insieme con il Consiglio su tutta la legislazione proposta dal Berlaymont; adotta il bilancio dell’UE. «Non è vero che il Parlamento europeo sia marginale», afferma Paolo Valentino. La Commissione ha tre ruoli: detiene il monopolio dell’iniziativa legislativa, funge da guardiana dei trattati e negozia i trattati internazionali a nome dell’UE.

Paolo Valentino esplora anche svantaggi e mancanze dell’UE, evidenziando che, sebbene non sia una potenza militare, l’UE sta reagendo sul tema della difesa e della sicurezza, soprattutto dopo l’aggressione russa contro l’Ucraina. La fiducia delle opinioni pubbliche europee nel progetto comune è in calo, mentre populismo ed euroscetticismo sono in crescita. Non è solo colpa di un trattato concepito male se l’UE fatica a dare coerenza e unità alla sua politica estera. Nel volume trovano spazio anche AI, lobby, ONG e NATO. L’autore auspica una collaborazione più stretta tra UE e l’Alleanza atlantica. Infatti, oggi la sfida è sviluppare un’economia della sicurezza, che accompagni la crescita europea in un quadro rafforzato di cooperazione transatlantica. Non a caso, una delle immagini più ricorrenti ed evocate dell’UE è quella della bicicletta: deve continuare a pedalare per non cadere.

Amedeo Gasparini

www.amedeogasparini.com

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