Alleanza transfrontaliera per il completamento di AlpTransit

I presidenti del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, e del Gran Consiglio ticinese, Michele Guerra, e il presidente della Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine; rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera del Consiglio regionale della Lombardia, Giacomo Zamperini, hanno presentato lunedì 10 marzo a Bellinzona le risoluzioni dei rispettivi legislativi che richiedono il completamento dell’asse ferroviario nord-sud con le necessarie linee di accesso. Le richieste verranno sottoposte alle autorità competenti a livello italiano, svizzero ed europeo.
Tre sono le novità di questa importante iniziativa rispetto a quanto avvenuto negli ultimi anni nell’ambito delle rivendicazioni di completamento di AlpTransit sud, da Biasca a Milano, in particolare con le circonvallazioni dei centri urbani.
Primo. Per la prima volta si delinea un’esplicita alleanza transfrontaliera tra Lombardia e Ticino che, considerando tanto la realtà della Regio Insubrica quanto il nodo di Milano, investe l’insieme degli interessi reciproci attinenti allo sviluppo della mobilità e alle conseguenti ricadute economiche, ambientali e culturali. La volontà politica è peraltro radicata nel più ampio contesto nazionale italiano e potrà portare ad ulteriori convergenze, segnatamente con altre regioni quali il Piemonte e la Liguria.
Secondo. Finalmente ci si rivolge in maniera diretta anche al livello europeo, nella consapevolezza che, da un lato, l’asse ferroviario nord-sud è parte integrante della rete internazionale TEN-T e risponde a esigenze europee, oltre che regionali e nazionali, e, dall’altro lato, le soluzioni future ai problemi della mobilità necessitano di accordi e convergenze con la progettualità dell’UE. Inoltre e la progettazione del sistema ferroviario deve procedere per così dire top down dal livello internazionale a quello regionale.
Terzo. Dall’appello lanciato dai presidenti dei legislativi emerge con chiarezza un segnale affinché si affronti la questione del finanziamento dei grandi progetti ferroviari e quindi anche del completamento di AlpTransit. Oggi più che mai, la gravità della situazione geopolitica internazionale sta mettendo a dura prova le risorse finanziarie degli Stati. Occorre pertanto rivolgere l’attenzione a nuovi sistemi di finanziamento alternativi, aperti anche a soluzioni che integrino pubblico e privato. Solo in questo modo, a livello tanto nazionale quanto internazionale, si potranno trovare i mezzi necessari per garantire il finanziamento delle grandi infrastrutture.
