È lo scrittore e giornalista franco-libanese Amin Maalouf il vincitore del Premio letterario internazionale Terzani 2020, che gli sarà consegnato il 27 settembre a Udine, in occasione della 16/a edizione del Festival vicino/lontano, in programma dal 25 al 27 settembre. Maalouf si è aggiudicato il riconoscimento con il volume Il Naufragio della Civiltà (La Nave di Teseo).
Amin Maalouf in questo libro, con la consueta lucidità, spiega perché è convinto che siamo arrivati alle soglie di un naufragio globale, che riguarda tutte le aree della civiltà.
L’America, per quanto resti una superpotenza, è sul punto di perdere ogni credibilità morale. L’Europa, che aveva promesso alla sua gente e a tutto il mondo il progetto più ambizioso e confortante della nostra epoca, sta per smembrarsi. Il mondo arabo-musulmano è sconfinato in una crisi profonda che lascia la sua popolazione nella disperazione e che ha ripercussioni spaventose su tutto il pianeta. Delle grandi nazioni emergenti o in via di rinascita, come la Cina, l’India e la Russia, fanno irruzione sulla scena mondiale in una atmosfera deleteria in cui ciascuno pensa per sé e in cui vige la legge del più forte. Una nuova corsa agli armamenti sembra inevitabile. Senza contare le minacce, gravissime, che pesano sul nostro pianeta – il clima, l’ambiente, la sanità – e alle quali non potremo far fronte senza quella solidarietà globale che, appunto, ci manca.