Apre al pubblico la mostra Unpublished Photo 2023
Si inaugura oggi, giovedì 14 dicembre, la mostra dei vincitori del concorso Unpublished Photo 2023, promosso dalla Fondazione culture e musei e dal MUSEC di Lugano. L’esposizione, allestita nello Spazio Maraini di Villa Malpensata a Lugano, presenta 24 stampe fotografiche di grande formato, sei per ciascuno dei quattro vincitori: Andrey Podlednev (Russia), Madeleine Brunnmeier (Germania), Aleksandr Lialiushkin (Russia) e W.VV.VV (Singapore). La mostra è accompagnata inoltre da un catalogo bilingue (italiano-inglese) pubblicato dalle edizioni Fondazione culture e musei, che contiene tutte e dieci le fotografie presenti in ogni portfolio. Le fotografie premiate toccano temi importanti come la memoria e la storia, l’identità e la rappresentazione, la contrapposizione fra essere vivente e automa, la creazione e la ricerca di mondi fantastici. I quattro vincitori sono stati selezionati da una giuria internazionale presieduta dal fotografo italiano Roberto Polillo.
PRIMO PREMIO: Andrey Podlednev – “Living Legends”
Andrey Podlednev nasce a Khabarovsk (Russia orientale) nel 2004 e nel 2015 si trasferisce a San Pietroburgo. Inizia a fotografare da bambino, con vecchi apparecchi di produzione sovietica e la sua passione cresce quando i genitori gli regalano una Canon 2000. Da allora la fotografia diventa una compagna inseparabile, un’estensione del suo occhio. Nel 2022, grazie all’amico fotografo Nikolay Shchegolev, scopre il mondo dei treni a vapore, tutt’ora in servizio lungo linee storiche. Nasce così la serie Living Legends. Parte delle fotografie sono state scattate nel deposito di riparazione di locomotive di San Pietroburgo, altre a Peterhof e lungo la linea ferroviaria che conduce alla Bielorussia. Podlednev coglie con lirismo la maestosità delle locomotive a vapore e rende omaggio agli anonimi macchinisti e operai incontrati nei suoi viaggi, un’esperienza umana che ha segnato l’animo del giovane fotografo. Sono loro le «leggende viventi» che danno il titolo alla serie: i guardiani di metalliche vestigia del passato, avvolte nella fuliggine.
SECONDO PREMIO: Madeleine Brunnmeier – “Gestalten”
Madeleine Brunnmeier nasce nel 1995 nel Sud della Germania. La sua vena creativa si manifesta sin dall’infanzia nel disegno. Adolescente inizia a sperimentare la fotografia con un apparecchio digitale, scoprendo una connessione straordinaria, quasi magica, con il mondo visivo. La sua curiosità nel cercare nuovi modi di esprimere emozioni si realizza inizialmente nell’autoritratto. Nel 2017 si trasferisce a Berlino per studiare arte e sperimentare altre forme di espressione, ma la fotografia resta il suo intimo rifugio. I protagonisti della serie Gestalten (2020-2023) sono uomini e donne di tutte le età, ritratti nelle loro abitazioni con addosso la totalità del proprio guardaroba. Gli indumenti perdono così la loro funzione primaria e diventano materia scultorea, capace di rivelare l’identità profonda degli individui. Brunnmeier, che si è in parte ispirata agli imponenti costumi dell’antico folklore europeo ancora utilizzati in alcuni carnevali tradizionali, ha scelto qui di lavorare con tecnica analogica: un ritorno alle radici del mezzo fotografico e una stimolante sfida creativa.
TERZO PREMIO: Aleksandr Lialiushkin – “Breakdowns”
Aleksandr Lialiushkin (1993) inizia a praticare la fotografia durante studi di giornalismo a Nižnij Novgorod, e in seguito nel 2016 si diploma in arti contemporanee a San Pietroburgo. Da allora coltiva una ricerca che mescola fotografia, il suo mezzo di espressione principale, e arti performative. Nel 2022 abbandona la Russia e si trasferisce in Germania. È proprio in Germania che porta a termine il progetto Breakdowns, iniziato nel 2016 in Russia e poi interrotto. Attraverso il confronto fra la marionetta e l’essere umano, il fotografo cerca una connessione metaforica tra il padrone e lo schiavo, tra il vivente e l’artificiale, tra chi prova dolore e chi è privo di emozioni. Due figure in uno spazio neutro si copiano a vicenda, cercano di diventare una cosa sola, per smettere di rinascere ripetutamente. La marionetta, il non vivente, lo fa facilmente, senza provare nulla. L’essere umano esprime i suoi sentimenti nel dolore provocato dalle pose innaturali, dolore che però non si riflette nel volto, accrescendo così il carattere straniante della serie.
QUARTO PREMIO: W.VV.VV – “Psytopia”
Classe 1995, l’artista e designer di realtà aumentata W.VV.VV ha scelto di celare la propria identità e si esprime attraverso immagini che traducono una profonda fascinazione per la cultura cyberpunk. Per Psytopia, tra il 2019 e il 2023 l’artista ha vagato per innumerevoli notti e albe nelle strade di diverse città del Giappone, tra le quali Tokyo, Osaka, Kyoto, Sapporo e Hiroshima. La sua attenzione si è rivolta a scene urbane che spesso passano inosservate e a luoghi dove la gente si avventura solo raramente. L’elaborazione delle immagini e il particolare uso dei colori evocano un senso di solitudine e di desolazione, che lasciano sullo sfondo il trambusto delle città affollate. Ogni immagine scava in profondità in una dimensione psichica, trasfigurando paesaggi urbani ordinari in un’allucinazione ultraterrena. Il progetto intende affermare il potere dell’arte di evocare emozioni e di ispirare l’introspezione, rispecchiando il viaggio stesso dell’artista attraverso il labirinto della propria psiche.
La mostra è aperta al pubblico dal 14 dicembre 2023 al 18 febbraio 2024, nei seguenti orari: Lu, Me-Ve, 11-18; Sa, Do e festivi: 10-18. Aperture speciali: 26 dicembre 2023 e 2 gennaio 2024. Ogni lunedì entrata al museo a ingresso ridotto. Nel costo del biglietto è sempre inclusa la visita alle altre mostre temporanee del MUSEC. Si ricorda infine che il premio speciale assegnato dalla De Pietri Artphilein Foundation di Lugano è andato a Madeleine Brunnmeier e consiste nella pubblicazione di una monografia in edizione bilingue, inglese e tedesco (Artphilein Editions).