Per aprire la sua settima edizione Ticino in Danza sceglie un luogo simbolo del viaggio: la stazione ferroviaria. Aprirà, infatti, domani sera alle ore 18:30 alla Stazione FFS di Lugano con “Tre soste nella transitorietà” di Macondo Danza (CH) il Festival che vuole portare la danza contemporanea nei luoghi della quotidianità. E cosa c’è di più quotidiano dello spostarsi in treno, magari per andare al lavoro o a scuola?
La performance si svolge nella stazione di Lugano, dove due danzatrici invitano a seguire un itinerario che si snoda in tre punti diversi: il rettilineo di un sottopassaggio, il digradare di una scalinata, lo spazio aperto di un atrio. Tre scenari, tre segmenti di uno stesso continuum, che diventano spazi di incontro tra viaggiatori, pubblico e performer. Un incontro che è come un paesaggio sospeso tra il flusso, i suoni, i ritmi e il presente di chi vi sosta intenzionalmente e chi vi transita per caso, in quel momento.
«Non è il pubblico ad andare a teatro ma è la danza ad arrivare al pubblico» spiega la direttrice artistica Alessia Della Casa.
Il Festival regala momenti di spettacolo che si integrano nei paesaggi naturali, nei luoghi storici e urbani per raggiungere il pubblico nei suoi spazi di quotidianità. Un appuntamento annuale per artisti affermati ed emergenti, ma anche un’occasione di scambio, di esplorazione e network. Una tre giorni di suggestioni adatte a tutta la famiglia per scoprire un linguaggio, quello della danza contemporanea che sa regalare emozioni.