“Arte e Cultura”, il n° 24 è dedicato alla chiesa di San Sisinio a Mendrisio
Giovedì 10 novembre, alle ore 16.30, Fontana Edizioni, in collaborazione con la Fondazione Prioria della Torre, presenterà il n° 24 di Arte e Cultura: Mendrisio: la chiesa di San Sisinio alla Torre. Interverranno: Alessandro Torriani, Presidente della Fondazione Prioria della Torre; Giorgio Mollisi, Direttore Arte e Cultura; Andrea Spiriti, Professore di Storia dell’Arte Moderna, Università degli Studi dell’Insubria; Giulio Foletti, Storico dell’arte, già Capo servizio presso il Servizio inventario Ufficio beni culturali del Canton Ticino. L’incontro si svolgerà alla chiesa di San Sisinio a Mendrisio (frazione Torre).
Arte e Cultura, il trimestrale di Fontana Edizioni, in questo volume della collana si occupa della chiesa di San Sisinio. Parte integrante della storia dell’intero borgo di Mendrisio e situata nella frazione Torre, la chiesa, sorta in epoca medievale e successivamente rimaneggiata fino alla fine dell’Ottocento, un tempo chiesa gentilizia delle famiglie Torriani e Bosia, oggi è gestita dalla Fondazione Prioria della Torre. La chiesa è visitabile su appuntamento e nei momenti di apertura per celebrazioni da parte del parroco di Mendrisio. La dedicazione a un Santo martire come Sisinio (o Sisinnio), unica in tutto il Ticino, ha radici molto lontane, in quanto il culto dei tre Santi Sisinio, Martirio e Alessandro, proveniente dalla Val di Non (oggi provincia autonoma di Trento) in cui furono martirizzati, può probabilmente essere giunto a Mendrisio già nel VII-VIII secolo.
Arte e Cultura pubblica una monografia sulla chiesa ripercorrendone le fasi storiche e prendendo in considerazione tutti gli oggetti d’arte ivi conservati. Naturalmente il martirio di San Sisinio e dei suoi compagni è rappresentato in tutti gli affreschi e nella pala d’altare settecentesca, opera del grande pittore ticinese Giovanni Battista Bagutti, che è andata a sostituire la pala originale cinquecentesca di Bernardino Luini. Il famoso polittico luinesco, infatti, alienato e smembrato in varie parti, si trova oggi in Musei e collezioni private in Europa e in America. In questo volume per la prima volta si è ricostruito a colori e in scala originale il polittico, proponendo anche alcune inedite interpretazioni iconografiche. Va rimarcato inoltre che il rapporto fra Mendrisio e la chiesa di San Sisinio lo si riscontra anche nella scelta degli artisti, per lo più nati nel Magnifico Borgo, che si susseguono addirittura per più generazioni. Per l’occasione Arte e Cultura propone anche qualche nome nuovo che fino ad oggi era rimasto nascosto nell’oblio. Nuova è anche l’analisi iconografica e iconologica dei dipinti, che aiuta a comprendere il significato dell’intero ciclo decorativo della chiesa, voluto dalla famiglia Torriani. Nell’ultimo capitolo del volume, dedicato all’arte fra l’Otto e Novecento, si prendono in considerazione soprattutto le sculture conservate nei due cimiteri Torriani: il cimitero vecchio, collocato nei pressi della chiesa, e il cimitero nuovo, una elegante costruzione classicista a emiciclo dove, tra l’elegante statuaria cimiteriale realizzata da vari artisti ticinesi, spiccano anche opere di allievi del grande Vincenzo Vela di Ligornetto.