Lo Scrooge di PerpetuoMobileTeatro è una maschera. Certo, non soltanto una maschera, ma anche un corpo, che compie determinate azioni, guidato da quell’impulso irresistibile che, in una mente dominata dalla cupidigia, è rappresentato dal denaro. Rubare – “come il più volgare ladro” – le monete d’argento dagli occhi della salma del caro amico defunto, Marley, ad esempio, oppure dare un bel calcio al povero lucidascarpe ambulante, sicuro che il suo servigio possa essere solo un costo inutile da sostenere o, ancora, faticare a concedere anche solo un ben misero salario al proprio servo. Ma è la maschera – bianca, sproporzionata, gli occhi arrabbiati, il naso terribilmente adunco – a dominare il palcoscenico.
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