È non solo una delle poche donne ad essere salite con successo sul podio di un’orchestra, probabilmente l’ultimo e più conservatore dei tabù che regnavano nell’universo musicale classico. È anche un fenomeno mediatico, conosciuta da un pubblico ben più vasto di quello che frequenta abitualmente conservatori e teatri: nel 2017 il Corriere della Sera l’aveva inserita tra le cinquanta donne più creative dell’anno, l’anno dopo Forbes l’ha indicata tra i cento under 30 leader del futuro. Ora che ha appena compiuto i trent’anni (5 marzo), Beatrice Venezi si trova ad affrontare come tutti i suoi colleghi l’impossibilità di esibirsi, con tutta l’attività concertistica e operistica sospesa almeno fino all’estate.
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