Berlinale

Berlinale 73, le pellicole in lizza per l’Orso d’oro

Berlinale 2023 - Giuria internazionale

Tra i film in lizza per l’Orso d’oro c’è una pellicola, BlackBerry, sulla genesi – ascesa e discesa – del dispositivo cellulare che aveva incantato i businessmen dei primi anni Duemila. Film canadese, diretto da Matt Johnson porta in scena l’incontro tra l’ingegnere Mike Lazaridis e l’uomo d’affari Jim Balsillie. I due creeranno un fenomeno mondiale. La storia è basata sul romanzo Losing the Signal di Jacquie Mcnish. Nel film Johnson interpreta Doug, il migliore amico di Lazaridis e co-fondatore della sua azienda.

In concorso è stato presentato oggi, sabato 18 febbraio, anche Someday We’ll Tell Each Other Everything di Emily Atef. Si tratta del primo film tedesco della competizione. Il film è ambientato nel 1990 ed è inscenata in una fattoria vicina al confine che divideva le due Germanie. Maria cerca di dare un significato alla sua esistenza, legge libri e ha una relazione con un coetaneo, che lascia per un’altra avventura con in compagno più grande di lei. La pellicola è un riadattamento del romanzo di Daniela Krien. Si nota il cliché secondo cui l’estate è il momento della crescita e del passaggio all’età adulta.

«Un film d’amore nonostante parli di guerra», dice Sean Penn a proposito del suo Superpower, documentario fuori concorso co-diretto con Aaron Kaufman. Ripercorre le vicende della guerra in Ucraina. L’autore ha più volte pubblicamente espresso il suo supporto per il Presidente ucraino Zelensky. Il conflitto “non è locale”, ma «riguarda tutti noi contro Putin che è un bullo e un criminale di guerra». Nel film, le cui riprese erano iniziate un anno fa proprio al momento dell’aggressione russa all’Ucraina, include alcuni interventi del Presidente ucraino. «Per volare, hai bisogno di due ali – dice ironico Zelensky a Penn –, così non darmi una sola ala per poi chiedermi di volare: non volerò mai con un’ala». L’attore ha spiegato anche in conferenza stampa quanto sia importante che l’Occidente supporti l’Ucraina.

Con Bai Ta Zhi Guang, Zhang Lu racconta la storia di Gu Wentong, un critico gastronomico divorziato con una figlia che ha fatto crescere dalla sorella. A causa di un incidente che ha distrutto la famiglia, non ha più avuto contatti con il padre da quando era bambino. Un giorno viene a sapere che il padre vive da solo a Beidaihe, una città costiera a 300 chilometri a nord-est di Pechino. Nutrendo ancora un forte rancore, Wentong è riluttante a visitare il padre “caduto in disgrazia”. Nel frattempo, inizia una relazione con un collega più giovane, il fotografo Ouyang Wenhui, anch’egli di Beidaihe.

Bis di proiezioni per la Germania oggi. Das Lehrerzimmer di lker Çatak ripercorre le vicende di una insegnante al primo lavoro, che si impegna a insegnare matematica ed educazione fisica alla sua classe di alunni di seconda media. Le cose vanno bene e lei riesce a motivare questi adolescenti. Poi si verifica una serie di furti a scuola e uno dei suoi studenti viene subito sospettato. Carla, indignata, decide di andare a fondo della questione, ma il caso non è così facile da risolvere e ha delle ripercussioni.

Sonne und Beton di David Wnendt racconta le vicende del quartiere Neukölln di Berlino. Per i residenti Lukas, Julius, Gino e Sanchez, un’estate inizialmente calda e noiosa si trasforma presto in un’avventura snervante.

La Gran Bretagna oggi è in lizza con Manodrome di John Trengove. Ralphie è giovane e sano e la sua ragazza è incinta. Eppure le cose non vanno per il verso giusto. Il suo lavoro come autista di Uber non è né gratificante né finanziariamente sicuro. Quando viene introdotto in un culto libertario della mascolinità, le tensioni che stanno crescendo dentro di lui vengono a galla.

Anche l’Italia è presente alla 73esima edizione del festival, con Disco Boy di Giacomo Abbruzzese. Il protagonista della pellicola è Aleksei (Franz Rogowski), nei panni di un giovane soldato bielorusso arruolatosi nella Legione Straniera. Aleksei viene inviato in Niger e conosce Jomo (Morr Ndiaye), la cui missione è salvare il suo villaggio dallo sfruttamento delle compagnie petrolifere.

Fonte: Berlinale

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