Un’esperimento insolito, diverso, ma sicuramente suggestivo è quello in programma per martedì 30 luglio al Museo d’arte moderna (Mambo) di Bologna: dove in legame con la mostra All we ever wanted was everything di Julian Charrière, i visitatori divenatano parte integrante dell’installazione artistica attraverso la mappatura delle reazioni emozionali suscitate dinnanzi alle opere.
L’obiettivo è quello di osservare le emozioni che si provano davanti all’arte, grazie a delle termocamere che rilevano le sensazioni del pubblico durante la visita dell’esposizione di Charrière. La tecnologia utilizzata per l’esperimento è fornita e progettata dall’Università Tecnica di Vilnius (Lituania), e consiste in apparecchi in grado di rilevare le emozioni attraverso un processo di “sentiment analysis“, in questo modo si può comprendere la capacità del patrimonio culturale di essere apprezzato e percepito dagli spettatori, acquisendo dati relativi al gradimento e agli stati d’animo suscitati durante la visita.
La sperimentazione rientra nel progetto “H2020 Rock-Regeneration and Optimisation of Cultural heritage in creative and Knowledge cities“, che si prefigge l’obiettivo di supportare la rigenerazione dei centri storici attraverso il patrimonio culturale come motore di sviluppo sostenibile e di crescita economica.
Per maggiori informazioni visitare il sito: www.mambo-bologna.org